PD BRACCIANO E PD TREVIGNANO, CONTINUA LA BATTAGLIA A SUPPORTO DEL SALARIO MINIMO

Sul Salario Minimo non ci fermiamo: nei circoli e nelle piazze. A partire dall’11 novembre a Roma. E’ necessario  liberare il nostro Paese dalla povertà soprattutto giovani e donne e, dall’altro, rafforzare la contrattazione collettiva.

Lo abbiamo affermato con fermezza con i circoli del Partito Democratico Bracciano e Partito Democratico di Trevignano, con la dreputata  Cecilia Guerra, Daniela Rondinelli e Chiara Mango.

Supportare l’istituzione del “salario minimo orario” per i lavoratori e la lavoratrici  è di estrema rilevanza e urgenza perché garantisce un salario adeguato a lavoratrici e lavoratori che altrimenti potrebbero essere sfruttati, o costretti a lavorare in condizioni precarie o pericolose. Inoltre, un salario minimo più elevato può contribuire a ridurre la disuguaglianza economica, sopratutto il divario retributivo di genere, e migliorare la qualità della vita.

Attualmente secondo dati Inps sono 4,6 milioni i lavoratori che in Italia guadagnano meno di 9 euro l’ora, se si escludono TFR e Tredicesima; 1,9 se invece si includono TFR e Tredicesima 5 . Fissare un salario minimo orario legale significa anche un atto di onestà verso la realtà di una grossa fetta di lavoratori che sono tagliati fuori dai Contratti Nazionali Collettivi del Lavoro e che pertanto non è realistico demandare esclusivamente alla contrattazione collettiva il rispetto dei criteri del salario minimo.

Dobbiamo fissare subito un salario minimo orario legale, almeno di 9 euro l’ora. Pensate che c’è stato un periodo in cui un chilo di pane era arrivato a costare 8 euro al chilo! Giusto per fare la proporzione e capire cosa significa per molti il cosiddetto “costo della vita”.

E’ il primo passo per garantire la piena dignità del lavoro e agevolazioni per le imprese che investono su un’occupazione di qualità.