SCUOLA, REGIONE LAZIO APPOGGIA TAGLI A ISTITUTI DEL GOVERNO MELONI

La Regione Lazio appoggia i tagli alle scuole previsti dalla norma nazionale e li giustifica affermando che le risorse risparmiate confluiranno poi nella casse del Ministero dell’Istruzione per essere poi reinvestite, in una non ben precisata modalità.

Un nonsense, che rischia di fare ulteriori danni ad un sistema scolastico già sovraccarico.

Il Governo Meloni batte cassa sulle scuole dei nostri territori, con la complicità della Giunta Rocca. Così si spiega quanto accaduto in aula consiliare nella seduta di mercoledì 4 ottobre con il voto contrario da parte della maggioranza di centro destra alla mozione a mia prima firma  contro il dimensionamento scolastico.

Con la mozione presentata  in Aula ho chiesto alla Giunta Rocca l’impegno a porre in essere ogni iniziativa utile nelle sedi appropriate, compresa l’eventuale impugnazione della legge statale di fronte alla Corte Costituzionale, al fine di scongiurare l’accorpamento di istituti scolastici nel Lazio, dove, secondo quanto dichiarato dall’assessore regionale alla scuola, Schiboni, si perderanno 37 direzioni per il prossimo anno scolastico e ben 53 complessivi nel triennio 2024 – 2027.

Una serie di tagli che porteranno un devastante effetto domino, che, oltre alla perdita di Dirigenti scolastici e Direttori dei Servizi Generali Amministrativi, si rischia di eliminare, a cascata, ulteriori posti di personale docente e ATA e di far peggiorare il fenomeno delle cosiddette ‘classi-pollaio’; compromettere la copertura territoriale, soprattutto con maggiori disagi per i piccoli centri delle aree interne; svilire la qualità dell’offerta formativa e, in sostanza, l’accesso al diritto allo studio.

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