SANITÀ, STOP A DUMPING SOCIALE SU LAVORATORI RSA

Nella giornata dello sciopero nazionale dei lavoratori delle RSA ho chiesto –  con una interrogazione presentata al Presidente della Regione Lazio, Rocca, e l’Assessore competente – quali azioni di sensibilizzazione, pressione e mediazione intendano porre in essere per agevolare la sottoscrizione di un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), tra AIOP e le organizzazioni sindacali più rappresentative, visto che l’ultima versione del CCNL risale a ben 11 anni fa ed è stata firmata peraltro solo da sigle sindacali non rappresentative e quindi priva del giusto trattamento economico e normativo per i lavoratori.

L’ interrogazione è stata cofirmata dai consiglieri dem Valeriani, La Penna, Lena.

E’ indecente che i lavoratori delle RSA oggi siano ancora vittima di dumping sociale, dopo essere stati definiti eroi per il ruolo decisivo svolto durante la pandemia covid, pagando tra l’altro un prezzo altissimo pur di tutelare la salute dei nostri anziani, tra i soggetti più fragili.

 Eppure si tratta di una categoria di personale altamente qualificato che lavora in strutture private ma che, pur svolgendo servizio pubblico, non si vede riconosciuti i propri legittimi diritti.

Per questo è fondamentale che si arrivi ad un contratto nazionale che sia equo per tutti i lavoratori e che la Regione Lazio si attivi in tal senso, anche in virtù del fatto che, attraverso le ASL, essa esercita un ruolo di controllo e vigilanza nei confronti delle RSA e concorre al finanziamento degli oneri sostenuti dai Comuni per la partecipazione alla spesa sociale in favore degli utenti ospiti di queste strutture.