Un provvedimento che mira a raggiungere il target europeo del 33% della gratuità dei servizi per la prima infanzia con l’obiettivo di combattere la povertà educativa, i fenomeni di dispersione scolastica, garantendo pari condizioni di accesso e partecipazione per tutte le bambine e tutti i bambini.

Più asili nido sul territorio, anche aziendali, incentivandone la nascita nei comuni delle aree interne, da sempre più svantaggiati, ma anche sostegno all’educazione outdoor, per l’insegnamento di musica e inglese: sono solo alcuni dei servizi previsti dalla legge 0-6 anni del Lazio per i quali abbiamo stanziato 22 milioni di euro a cui andranno aggiunte ulteriori risorse.

Si parla tanto di infrastrutture e servizi, giustamente, ma dobbiamo anche ricordarci di mettere al centro il Capitale umano perché solo così possiamo fornire davvero un buon servizio alle bambine e ai bambini, ovvero alle cittadine e ai cittadini di domani, e alle loro famiglie.

Il sistema di educazione ed istruzione 0-6 anni è un percorso fondamentale su cui a livello nazionale e regionale è ancora necessario continuare ad investire, anche insistendo e intervenendo anche con altre misure, in primis applicando la legge sulla parità salariale, che prevede incentivi come ad esempio meccanismi premianti negli avvisi pubblici per le aziende che garantiscono la parità retributiva tra i propri dipendenti, e avviando la discussione della proposta di legge sui ‘Patti Educativi di Comunità’, che ho depositato nella scorsa legislatura, per creare e fortificare un’alleanza educativa, civile e sociale tra scuola, Enti locali, istituzioni pubbliche e private e Terzo settore.