VIOLENZA DONNE, PROPOSTA DI LEGGE PER EDUCAZIONE ALLA PARITA’ DI GENERE A SCUOLA
Un’altra donna uccisa, stavolta a Roma, dopo gli stupri di gruppo orrendi a Palermo e Caivano che hanno visto come protagonisti giovanissimi, conferma l’urgenza di agire in maniera strutturale per prevenire ogni forma di violenza di genere e che per farlo dobbiamo iniziare proprio dalle istituzioni in cui si formano le giovani generazioni.
Vogliamo introdurre l’educazione di genere all’interno dell’attività didattica delle scuole sia all’interno dei programmi scolastici che con iniziative e progetti specifici perché è innanzitutto dal coinvolgimento di studenti, insegnanti e di tutta la comunità scolastica che deve partire la svolta culturale improntata al rispetto e alla dignità. Per questo ho depositato una proposta di legge in Consiglio regionale per promuovere l’educazione alla parità di genere e alla prevenzione delle discriminazioni e della violenza di genere nelle istituzioni scolastiche, universitarie e formative.
Nel testo della proposta di legge, che prevede lo stanziamento di 300mila euro l’anno, sono individuati, tra le altre cose, istituzioni, enti (dalle forze dell’ordine specializzate all’Ufficio Scolastico Regionale al Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza), operatori scolastici coinvolti nella formazione e i soggetti (dai consultori famigliari ai centri antiviolenza, dalle associazioni di donne fino ad altri attori del terzo settore), che possono concorrere ad erogare la formazione attraverso la stipula di appositi protocolli con la Regione.
Auspico che questo testo possa diventare la base di confronto per un lavoro corale e trasversale anche con la maggioranza di governo Rocca, a partire da un consiglio regionale straordinario tematico. In tal senso mi auguro che l’assessora Regimenti, vista la sensibilità manifestata nell’individuazione di una serie di misure, faccia da facilitatrice, per la seduta del consiglio regionale straordinario quale laboratorio di idee e strumenti da mettere in campo.