STRAGE DI BOLOGNA, LA DESTRA DI ROCCA GETTA LA MASCHERA SULLE PAROLE DI DE ANGELIS

Gravissime le dichiarazioni di Marcello De Angelis, ex Terza Posizione e ora responsabile della Comunicazione della Regione Lazio, affidate a un post su Fb sulla strage di Bologna. Una vera e propria summa del revisionismo storico della peggior specie che nega la matrice fascista della strage di Bologna che invece proprio in questi giorni il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto rimarcare.

Da più parti – dal mondo politico e sociale – si è chiesto al presidente Rocca di condannare le dichiarazioni di De Angelis e di dissociarsene. La realtà è totalmente diversa: il presidente Rocca ci mette ben due giorni a rompere il silenzio per condannare le parole di De Angelis, mentre fioccano i commenti indignati delle famiglie delle vittime della Strage di Bologna, dell’Anpi e di tutto il mondo politico istituzionale e della società civile.

Per arrivare a dire poi cosa? Che – citando testualmente – “Il rispetto per le sentenze non esime dalla capacità e volontà di ricerca continua della verità, specialmente su una stagione torbida dove gli interessi di servizi segreti, apparati deviati e mafia si sono incontrati”.

Sono queste le tre righe del presidente Rocca, con cui la destra al governo della Regione Lazio, getta la maschera, lasciando cioè uno spiraglio al revisionismo storico persino in quella che sarebbe dovuta essere una nota pubblica di condanna. Quando si dice che la toppa è peggio del buco! Getta la maschera la destra al governo del nostro Paese, con la premier Meloni ancora trincerata dietro un silenzio imbarazzante.

E’ ancora in attesa di essere discussa e approvata la proposta di legge a mia prima firma volta ad inserire nello statuto regionale i riferimenti all’antifascismo e alla Resistenza, quali valori fondanti della nostra Repubblica democratica. Non vorrei che a tenerla in un cassetto fosse quello stesso humus culturale da cui sono nate le dichiarazioni negazioniste sulla strage di Bologna del portavoce della comunicazione della Regione Lazio Marcello De Angelis.

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