LA MIA REGIONE È: PER LA PROMOZIONE DEI PATTI EDUCATIVI DI COMUNITÀ

Nei mesi della pandemia la relazione educativa si è giocata in maniera diversa tra insegnanti e genitori, ma anche tra insegnanti e gruppo classe, e ci ha mostrato, l’ importanza di una rete di sostegno che colleghi le famiglie, la scuola, i servizi e le istituzioni.

In quest’ottica ho lavorato nel Consiglio regionale del Lazio ad una proposta di legge regionale che riconoscesse, mediante il cosidetto  “welfare di comunità” la promozione dei patti educativi di comunità i quali – richiamando il principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa –  invitano le scuole, gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private, le realtà del Terzo settore a collaborare, attraverso lo strumento della conferenza di servizi. I Patti di comunità hanno l’obiettivo di creare e fortificare un’alleanza educativa, civile e sociale di cui le istituzioni scolastiche sono interpreti fondamentali, ma non unici, per mettere al centro i diritti delle nuove generazioni, dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze.

Per questo, per un Lazio migliore, intendo proseguire su quanto già avviato come Presidente della IX Commissione sulle politiche giovanili e pari opportunità, verso l’approvazione in via definitiva della proposta di legge regionale.

I patti educativi di comunità consentiranno la possibilità di svolgere attività didattiche complementari a quelle scolastiche tradizionali, con la messa a disposizione di strutture o spazi alternativi – come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei – fino alla promozione e al sostegno del processo di digitalizzazione della scuola, con l’obiettivo ultimo di fornire un progetto organizzativo, pedagogico e didattico legato alle specificità e alle opportunità offerte dai singoli territori, che divengono comunità educante.

Consulta la proposta di legge n. 254 del 6 novembre 2020