FESTA DEL CINEMA DI ROMA, PRESENTATA LA NUOVA EDIZIONE DEL PREMIO COLASANTI-LOPEZ

Presentata presso lo spazio “Lazio Terra di Cinema” all’interno della 17° Festa del Cinema di Roma, la nuova edizione del Premio Colasanti – Lopez. Insieme a me all’evento anche Giovanna Pugliese (Delegata Cinema del Presidente della Regione Lazio), Michela Cicculli (Presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale), l’attrice Lidia Vitale, madrina della manifestazione che ha letto l’Arringa di Tina Lagostena Bassi del famoso “Processo per stupro” (1979), il primo processo ripreso dal vivo dalle telecamere Rai. Presenti anche il fratello di Donatella, Roberto Colasanti, la sorella di Rosaria, Letizia Lopez e alcuni rappresentanti delle scuole vincitrici della scorsa edizione. Tra questi si è esibita sul palco Gaia Bitocchi (Liceo Democrito di Roma), vincitrice categoria canzone nell’edizione 2021 del Premio con “Briciola”.

Da cinque anni, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio che mi ha visto prima firmataria, la Regione Lazio ha deciso di investire sul contrasto alla violenza puntando sul protagonismo di ragazzi e e ragazze e riaffermando il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale, contro i pregiudizi e il modello di pensiero che colpevolizza la donna e permette, nel silenzio generale, che la violenza si diffonda ed entri nelle nostre vite, fino agli esiti più tragici.

Abbiamo deciso di portare la terribile storia del massacro del Circo in tutte le scuole del Lazio perché vogliamo tenere viva la memoria e il ricordo di Donatella e Rosaria e del loro grande sacrificio. Fu grazie alla battaglia processuale di Donatella che la violenza sessuale non è più un reato contro la morale ma contro la persona. Donatella, che si finse morta, è l’icona della sopravvissuta. Loro sono la storia. Una storia che purtroppo si ripete ogni qualvolta siamo obbligate a sentire frasi del tipo “Se l’è cercata”, “Come era vestita?”.

Una storia che non ci stancheremo mai di cancellare e riscrivere nel modo giusto, ripetendo fino allo sfinimento che lo stupro ha un solo colpevole e una sola causa: lo stupratore.

Oggi – come allora- sento il dovere di ricordare due giovani amiche Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, entrambe vittime di un brutale episodio di violenza consumatosi il 1° ottobre 1975 a San Felice Circeo.  Se a trent’anni da quell’orribile evento ancora esistono forti connessioni ruotanti attorno l’odio contro le donne e il linguaggio aggressivo e violento, che si diffonde anche sfruttando il digitale con i nuovi mezzi di comunicazione, la scuola ha una sfida culturale ed educativa potentissima che questo Premio ha il pregio di onorare. Investire nella creatività delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori attraverso la poesia, la musica, la cinematografia per trasformare un odioso delitto, quello del Circeo, in occasione per sensibilizzare ed educare le giovani generazioni al tema del contrasto alla violenza di genere, della parità tra uomo e donna e ad una cultura del rispetto e della non violenza.

Le voci contro la violenza di genere 

La video-intervista integrale a cura di Lazio Innova:

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