ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: AUMENTANO IMPORTI PER FAMIGLIE CON FIGLI DISABILI

Aumentano gli importi dell’Assegno unico per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni – valido per il 2022 – così come stabilito dal decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73 (decreto Semplificazioni), al fine di assicurare un maggiore sostegno ai nuclei familiari con figli con disabilità a prescindere dall’età.

Lo stesso decreto-legge, inoltre, prevede nuove disposizioni per potere beneficiare dell’Assegno unico in presenza di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto.

Lo comunica l’INPS con il messaggio 27 settembre 2022, n. 3518, illustrando nel dettaglio le novità introdotte dal decreto Semplificazioni e i nuovi importi, riportando anche una tabella riepilogativa.

Cos’è l’Assegno unico e universale?

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale;

e senza limiti di età per i figli disabili.

Per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo, l’Assegno unico e universale spetta dal settimo mese di gravidanza.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

 Un servizio di potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.

Inoltre, con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, a decorrere dal mese di marzo 2022 sono abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità, in quanto assorbite dall’Assegno:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Cosa cambia in merito ai nuovi contributi:

In applicazione dei nuovi importi introdotti dal decreto-legge n. 73/2022, per l’annualità 2022 (periodo 1° marzo 2022 – 28 febbraio 2023):

– per i figli disabili nella fascia di età 18-20 anni, per i quali inizialmente l’assegno è stato previsto nella misura massima di 85 euro (con ISEE fino a 15.000 euro), più 80 euro, a prescindere dall’ISEE, a titolo di maggiorazione per disabilità, gli importi dell’assegno e delle maggiorazioni per disabilità sono equiparati a quelli dei minorenni;

– per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni, per i quali inizialmente l’assegno è stato previsto nella misura massima di 85 euro, l’importo dell’assegno è equiparato a quello dei minorenni.

Significa che, i figli disabili beneficeranno di un assegno pari a un massimo di 175 euro (con ISEE fino a 15.000 euro) a cui vanno aggiunti, anche per i figli fino a 21 anni, a titolo di maggiorazione, fino a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza del figlio. La distinzione tra figli disabili minorenni, figli disabili di età compresa tra 18-20 anni e figli disabili di età pari o superiore a 21 anni tornerà ad applicarsi a partire dal 1° marzo 2023 per effetto di quanto previsto dai commi 5 e 6, dell’articolo 4, del decreto legislativo n. 230/2021, come modificato dal decreto-legge in argomento.

Per conoscere di più sugli importi si invita a visitare la tabella riepilogativa sul sito dell’INPS