IL VENTO DELLE DESTRE CONTRO IL DIRITTO DI ABORTO: IN UMBRIA CASI DI ASCOLTO DEL BATTITO DEL FETO

In un Paese dove l’obiezione di coscienza si traduce in disapplicazione de facto della normativa statale, le dichiarazioni degli esponenti di destra sul diritto delle donne a non abortire e i continui attacchi di Pillon alla legge 194, sono segnali che lasciano presagire una possibile e pericolosa messa in discussione, anche legislativa, della normativa sull’IVG.

Nell’Umbria governata sempre dalle destre sembrerebbe che ci siano segnalazioni di ascolto del battito del feto, pratica violenta e inumana che è stata recentemente resa obbligatoria nell’Ungheria di Orban: il modello delle nostre destre.

Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro il rapporto approvato quest’oggi, giovedì 15 settembre, dal Parlamento Europeo che indica l’Ungheria come una “minaccia sistemica” ai valori fondanti dell’Ue. Hanno tirato giù la maschera. Ci hanno detto chiaro e forte cosa vogliono fare del corpo delle donne. Vogliono utilizzare la nostra sofferenza magari per aumentare il loro consenso.

La legge 194 è figlia della clandestinità delle nostre nonne e ha rappresentato la fine delle sofferenze illegali di milioni di donne: occorre una presa di posizione netta e chiara di tutte noi, una grande mobilitazione femminile e femminista per ribadire che non siamo disposte ad arretrare di un millimetro sui nostri diritti e sulla nostra salute. Se le destre pensano di poter portare indietro le lancette del Paese, ricorderemo loro che sul nostro corpo continueremo a decidere noi.