RAPPRESENTANZA FEMMINILE, SULLE QUOTE NON SI TORNA INDIETRO
Ogni attacco da parte delle destre al sistema delle quote è un attacco contro le donne, fuori dal tempo e dalla realtà di una società dove queste ultime, pur essendo equamente se non più istruite degli uomini, continuano a rimanere ai margini del mercato del lavoro e ampiamente sottorappresentate nelle posizioni apicali di aziende e pubblica amministrazione.
Le leggi sulle quote e ogni altra misura che negli anni ha incentivato la presenza femminile nel mercato del lavoro e nei luoghi decisionali sono dei correttivi antidiscriminatori necessari che hanno rappresentato una rivoluzione: quella dell’esserci, con le nostre differenze, i nostri corpi e le nostre idee, in uno spazio pubblico da sempre appannaggio maschile.
Non una soluzione, quindi, ma strumenti che non vanno messi in discussione bensì sostenuti, guardando avanti – e non indietro dove vorrebbero portarci le destre candidate alla guida del Paese – e potenziando ogni strumento che vada nella direzione di una democrazia davvero paritaria, dove i talenti, i meriti e le migliori energie femminili abbiano la libertà e lo spazio di esprimersi adeguatamente.