DONNE, UN PATTO CON I COMUNI DEL LAZIO PER LA PARITA’ DI GENERE

Un importante traguardo per l’applicazione della Legge sulla parità salariale.

Approvati con la  delibera di giunta n.561 del 14 luglio 2022, in attuazione dell’art. 15 della l.r. 7/2021, lo schema di Protocollo d’Intesa della Regione Lazio con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI LAZIO per il monitoraggio delle giunte comunali sulla parità di genere e  un sistema di premialità per i Comuni che attuano la parità di genere sulla base di determinati indicatori.

Si tratta di un provvedimento che rappresenta un tassello ulteriore e fondamentale per promuovere le pari opportunità a livello locale, con particolare riferimento ad un’adeguata rappresentanza delle donne negli organi amministrativi e di governo con politiche concrete che creino uniformità territoriale e dirette a colmare il gap negli incarichi di vertice.

Nello specifico, le misure approvate dalla delibera consistono in:

a. adozione di linee di indirizzo a cui dovranno attenersi le competenti strutture regionali, gli enti strumentali e le società controllate dalla regione nella redazione di graduatorie dei Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti che partecipino a bandi pubblici regionali, i quali per ottenere finanziamenti, avranno diritto ad una maggiorazione del punteggio, fino ad un massimo del 5%, ai fini della formazione della graduatoria finale, qualora  dimostrino di:

-essere in possesso della “Certificazione di genere”, ovvero di  rappresentare ciascuno dei due sessi in misura non inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico, nella composizione dell’organo di giunta;

-aver provveduto alla costituzione del CUG (Comitato unico di Garanzia) ;

Punteggi aggiuntivi possono essere attribuiti fino ad un massimo del 5% i comuni che dimostrino di:

-rappresentare ciascuno dei due sessi in misura non inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico, nelle unità di personale che riveste funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria o funzionale, nonché nel personale che eserciti, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso;

-rappresentare ciascuno dei due sessi in misura non inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico nei consigli d’amministrazione delle società controllate dall’ente;

-di adottare il bilancio di genere, quale strumento diretto ad analizzare il diverso impatto sulla condizione di donne e uomini in ogni settore di intervento;

b. approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa con ANCI LAZIO per il monitoraggio e la relazione, con cadenza biennale, sulla composizione delle giunte comunali e che prevede altresì l’ istituzione di un riconoscimento definito “Certificazione di equità di genere” dalla durata quinquennale da assegnare ai comuni che realizzino interventi volti a promuovere e a valorizzare la parità di genere e che in particolare dimostrino di rappresentare ciascuno dei due sessi in misura non inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico, nella composizione dell’organo di giunta e che abbiano provveduto alla costituzione del CUG.

Infine, un elenco dei comuni virtuosi verrà pubblicato sul sito istituzionale della Regione dalla direzione regionale competente in materia di pari opportunità, e con apposito provvedimento, definirà modalità e termini di presentazione delle istanze.

Il protocollo tra la Regione e Anci Lazio  è stato siglato lunedì 18 luglio, nel corso dell’evento “L’uguaglianza del lavoro” al museo Maxxi di Roma,  in occasione della prima giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro.

L’ “Uguaglianza del lavoro”, l’evento del 18 luglio

Consulta il Protocollo Regione-Anci Lazio