NETTUNO, IL RICORDO DI EMANUELA LOI
All’ I.T.E.T “Emanuela Loi” di Nettuno un importante Convegno dedicato al ricordo di Emanuela Loi nel trentennale della Strage di Via D’Amelio. Emanuela, la prima donna agente a perdere la vita in una strage di mafia e una delle cinque vittime del terribile 19 luglio 1992 in cui perse la vita Paolo Borsellino.
La cultura e la scuola sono le migliori armi contro la criminalità organizzata, che cambia nei tempi e nei luoghi, ma continua a insinuarsi drammaticamente nelle nostre città. E l’antidoto a tutto questo è costruire una coscienza civica, solidi anticorpi, legati a principi di legalità e rispetto delle istituzioni, a partire proprio dai ragazzi e alla ragazze. Se il compito della scuola è quello di costruire i cittadini e le cittadine del futuro, come istituzioni, assieme al grande ruolo dei docenti e delle forze dell’ordine, abbiamo il dovere di essere portatori sani dell’etica del vivere civile e della conoscenza del diritto nelle aule scolastiche per rendere il terreno infertile alle mafie
Ringrazio il Dirigente Scolastico Gennaro Bosso, il Presidente dell’ Osservatorio regionale sulla Legalità Giampiero Cioffredi e per aver organizzato l’evento, Angelo Spada del Commissariato Anzio- Nettuno e Giulio Pisani Comandante dei Carabinieri di Anzio per il prezioso lavoro quotidiano. Un ringraziamento speciale alla sorella di Emanuela Loi, Claudia Loi, per la testimonianza portata ai più giovani, affinché l’esempio e la storia di tante vite di donne coraggiose come quella di Emanuela non vengano fatte cadere nell’oblio e perché – attraverso la memoria – possano divenire fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.
Emanuela continua a vivere in tutte le persone perbene, oneste, che credono nella giustizia e nello Stato. Basta fare il proprio dovere fino in fondo e non può esserci sconfitta, ma solo vittoria.