PROROGATO IL BANDO DA 15MLN DI EURO PER LE “RETI DI IMPRESA” DELLA REGIONE LAZIO

Dalla Regione Lazio stanziati 15 milioni di euro – per le annualità 2022-2024 – a sostegno delle reti d’impresa, favorendone la costituzione, l’avvio e il consolidamento delle attività economiche su strada al fine della rigenerazione urbana, la salvaguardia e valorizzazione del territorio. Il contributo pari ad euro 2.500.000 per l’annualità 2022euro 7.500.000 per l’annualità 2023 ed euro 5.000.000 per l’annualità 2024 – per un complessivo stanziamento di 15mln di euro – mira anche all’innovazione e al sostegno delle micro, piccole e medie imprese commerciali e il loro riposizionamento competitivo, attraverso il finanziamento di appositi programmi di sviluppo elaborati dalle stesse Reti e presentati dai Comuni/Municipi territorialmente competenti. È stato prorogato al 4 agosto il termine per la presentazione delle domande al Bando.

Natura e finalità delle reti d’impresa

Le Reti possono essere differentemente configurate, a seconda dei territori:

Reti territoriali, in cui la presenza di un ampio addensamento urbano di offerta economica e di servizio su strada, eterogeneo sotto il profilo dell’assortimento merceologico, del settore e della tipologia di attività svolte, caratterizza l’ambito territoriale individuato;

Reti di filiera, anche intercomunali, la cui vocazione tematica è caratterizzata:

dalla presenza e adesione di una molteplicità di attività economiche su strada appartenenti alla medesima specializzazione merceologica e/o di attività

dalla presenza e adesione di attività economiche su strada che, anche se appartenenti a settori merceologici e/o di attività diversi, siano organizzate con formule comuni di offerta, basate su idee progettuali innovative (es.: accordi intersettoriali; filiera agro-alimentare; sinergie con distretti produttivi, con poli turistici, ecc.; formule integrate con flussi turistici; valorizzazione di percorsi, sentieri, territori intercomunali).

Il territorio di un singolo Comune/Municipio può contenere:

nel caso di attività economiche su strada, anche più Reti in forma singola o associata a condizione che gli ambiti territoriali, entro cui sono delimitate, non siano, anche parzialmente, sovrapposti;

nel caso di fiere su aree pubbliche, anche più Reti in forma singola o associata a condizione che le attività economiche su strada che le caratterizzano, appartenenti alla medesima specializzazione merceologica e/o di attività ovvero, anche se appartenenti a settori merceologici e/o di attività diversi, organizzate secondo un percorso integrato dell’offerta, siano diversificate, sotto il profilo delle tematiche, per ciascuna Rete presente.

Le finalità della Rete sono:

A) Perseguire l’obiettivo di potenziare la competitività e la produttività delle attività economiche su strada che vi rientrano, rendendole contestualmente volano per uno sviluppo territoriale sostenibile ed elemento di coesione e riconoscimento per la Comunità stessa e per i visitatori e utenti esterni, anche attraverso attività di rigenerazione e valorizzazione dei contesti urbani in cui sono insediate.

B) In particolare, tra le peculiarità e le potenzialità che una Rete può presentare, sono individuabili, quali fattori strategici per la sua attrattività e vivibilità:

– formule commerciali integrate di attività tra imprese su strada di settori diversi (es.: artigianato, ricettività, servizi, cultura, intrattenimento);

– la connessione con punti di rilevanza del territorio (es.: riferimenti culturali o turistici, stazioni e altri snodi del sistema di trasporto pubblico);

– la buona accessibilità e sviluppo di mobilità sostenibile (es.: parcheggi per cicli e motocicli, infrastrutture per la mobilità dolce, isole pedonali, abbattimento e superamento delle barriere architettoniche);

– la qualità urbana (es.: arredo urbano, aree verdi, segnaletica, pulizia, sicurezza);

– l’offerta di servizi (es.: animazione/eventi, attività culturali e di intrattenimento, presenza di bar e ristoranti, quantità e qualità del servizio commerciale, anche dal punto di vista della fruibilità degli stessi da parte delle persone con disabilità);

– promuovere idee, opere ed iniziative, capaci di destare interesse presso una popolazione più vasta possibile, al fine di trasformare la “Rete” in un polo di attrazione ed animazione permanente su un territorio sempre più ampio;

– dotarsi di autonomia, funzionale ed operativa, anche una volta completato lo start-up regionale, strutturandosi e radicandosi sul territorio.

Il soggetto promotore è un ente collettivo costituito nelle forme giuridiche indicate dal presente avviso e composto dall’insieme delle attività economiche su strada che intendono aderire alla Rete e dotato di un modello organizzativo interno che ne favorisce la sostenibilità nel tempo ( forma societaria; forma consortile o società consortile; contratto di Rete). Dovrà occuparsi di predisporre il programma di Rete, approvato formalmente dal soggetto beneficiario, con cui si stabiliscono i contenuti, le caratteristiche e finalità della Rete specificando gli aspetti gestionali – operativi, i ruoli e le responsabilità, nonché l’insieme degli interventi e azioni coerenti con le finalità che si intendono perseguire.

Nella composizione del programma, le linee di azione sono articolate in singoli interventi, all’interno di quattro macroaree:

Macro area 1. Interventi di manutenzione, arredo dell’ambiente urbano e sicurezza:

Macro area 2. Azioni complementari alle politiche di mobilità intelligente, sostenibilità energetica e ambientale, nonché dirette al miglioramento dell’accessibilità all’area su cui insiste la Rete e alla fruizione degli spazi pubblici interessati

Macro area 3. Comunicazione, marketing di Rete, animazione territoriale, iniziative di formazione, promozionali e di valorizzazione delle eccellenze:

Macro area 4. Innovazione di filiera, gestione di servizi in comune e percorsi di formazione all’uso degli strumenti digitali, rivolti alle imprese e/o ai cittadini:

Il programma, oltre ad indicare i soggetti deputati alla realizzazione delle singole azioni, deve svilupparsi in un arco temporale pluriennale e le Reti devono dotarsi di un modello organizzativo interno strutturato in maniera tale da favorire la sostenibilità nel tempo.

Sono ammissibili al finanziamento regionale le seguenti spese:

– acquisizione di nuove attrezzature per arredo urbano e illuminazione pubblica, quali ad es.: panchine, ringhiere, fioriere, cartellonistica, totem, insegne, illuminazione quali lampioni, cestini/raccoglitori per rifiuti, distributori sacchetti e guanti per raccolta deiezioni canine, rastrelliere per biciclette, opere d’arte, installazioni, sculture, dipinti, mosaici, decorazioni, street art, murales con le caratteristiche stabilite dall’avviso

– acquisizione pannelli informativi e segnaletica di coordinamento;

– interventi di riqualificazione urbana strettamente funzionali al posizionamento strategico della rete quali ad es. sistemazione marciapiedi e zone antistanti l’ingresso su strada delle attività economiche aderenti alla rete;

– acquisto di prodotti digitali per lo sviluppo di strategie di marketing, fatta eccezione per quelli riferiti a servizi digitali già offerti dalla Regione;

– acquisto di attrezzature, impianti e strutture di videosorveglianza;

– acquisto di mezzi per la mobilità, funzionali all’intervento di valorizzazione della Rete; nel caso di mezzi motorizzati, esclusivamente a metano, elettrici o ibridi; installazione colonne di ricarica elettrica;

– costi per l’organizzazione di iniziative di campagne di promozione anche mediante la pubblicazione di brochure e materiale editoriale fino a un massimo del 3% dell’ammontare del finanziamento;

– costi per l’organizzazione di eventi e manifestazioni, così come previste all’articolo 6, comma 3, lettera C) quali ad es.; organizzazione di attività sportive, visite, percorsi, escursioni, guide turistiche, iniziative culturali, artistiche, educative, divulgative, folcloristiche, sagre e cerimonie;

– le spese accessorie relative agli eventi e manifestazioni di cui sopra, debitamente motivate e documentate, fino al massimo del 6% del finanziamento ammesso (rimborsabili fino al massimo del 3% per le spese gastronomiche e fino al massimo del 3% per pernottamenti presso strutture ricettive classificate entro le 4 stelle e/o le spese per trasporti);

– costi funzionali alla gestione della Rete fino ad un massimo del 20% del finanziamento ammesso (tra cui i costi di costituzione, le spese per la contabilità e gli eventuali costi per il manager di Rete e/o per i Centri;

– i costi indiretti forfettari, non soggetti a rendicontazione ai sensi del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, nella misura del 7%, dei costi diretti ammissibili (tra cui le spese di segreteria/cancelleria, spese correnti per il funzionamento della rete).

Beneficiari del contributo

Sono beneficiari dei contributi i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma Capitale, i quali provvedono alla gestione ed utilizzo del finanziamento regionale anche al fine di un più ampio riconoscimento, secondo il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale di cui all’articolo 118 Cost., di autonomia nella gestione del contributo, di implementazione della funzione amministrativa e di assunzione diretta di responsabilità nel controllo del programma. Possono essere individuate le Reti di filiera sul territorio anche di due o più Comuni. In tal caso il Comune beneficiario è quello in cui è presente il maggior numero di imprese tra quelle aderenti al soggetto promotore, salvo diversi criteri individuati in accordo dai comuni interessati. Nel caso di due o più Municipi di Roma Capitale, il Municipio beneficiario, se non diversamente previsto, è individuato da Roma Capitale.

Il contributo

Il finanziamento massimo erogabile per ciascun programma di Rete, a favore del soggetto beneficiario, è pari a complessivi euro 100.000.

L’erogazione a favore del soggetto beneficiario avviene in base alle seguenti modalità:

primo acconto pari al 30%, del finanziamento regionale concesso a seguito della pubblicazione sul BURL dell’atto di ammissione al finanziamento;

secondo acconto pari al 60% del finanziamento regionale concesso a seguito di effettiva rendicontazione intermedia delle spese sostenute, pari al 70% dell’acconto di cui alla lettera a), e di trasmissione di copia dell’atto costitutivo del soggetto promotore; detta rendicontazione intermedia, debitamente approvata dal soggetto beneficiario, dovrà essere dallo stesso trasmessa tramite pec all’Amministrazione regionale entro e non oltre 180 giorni a decorrere dall’effettivo incasso del primo acconto di cui alla lettera a) da parte del soggetto beneficiario;

la restante quota a saldo, pari al 10% del finanziamento regionale concesso a seguito di presentazione della rendicontazione finale delle spese complessive del programma ammesso a contributo, fatta eccezione per i costi indiretti forfettari non soggetti a rendicontazione.

Domanda di finanziamento

La domanda di finanziamento di un programma di Rete deve essere compilata, sottoscritta e presentata dal soggetto beneficiario, secondo il modulo Allegato B e inviata, dalle ore 9:00 del 28 marzo 2022 ed entro le ore 24:00 del 4 agosto 2022, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo avvisopubblicoreti2022@regione.lazio.legalmail.it.

Consulta il bando

Video di presentazione 

Tutte le informazioni utili alla pagina.
Per richieste di informazioni e chiarimenti scrivere a: reticommercio2022@regione.lazio.it