Un investimento che mette in rete tutta la comunità educante attraverso una cabina di regia, un tavolo permanente intercomunale e una banca dati delle buone pratiche a disposizione di tutte le realtà del territorio dei Castelli. Ma soprattutto attraverso un dialogo autentico di quadrante che significa supporto e progettualità comune.

Non è, infatti, solo un Patto contro le povertà educative ma anche un patto territoriale che auspichiamo possa presto allargarsi e includere altri comuni dei Castelli Romani e altre realtà. È l’intera comunità educante che fa squadra e lavora per sostenere il protagonismo delle bambine, dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi del proprio territorio. Ed è di questo che abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di istituzioni forti che stiano dalla parte dei più giovani, che sappiano metterli al centro della propria agenda in una società che è cambiata rispetto al passato in cui si vuole superare quel divario generazionale che non porta ad alcun sviluppo.

Con questo spirito subito dopo la prima ondata Covid-19  ho presentato una Proposta di Legge proprio sui Patti educativi di comunità ed è un orgoglio vedere come quello che ho messo nero su bianco nel testo già ha gambe e cuore sui territori.

Perché nessuno si salva da solo e l’unica vera forza è investire sulla comunità.

Un ringraziamento va alle quattro assessore alla scuola e al sociale Francesca Piccarreta Alessandra Zeppieri Giulia Ciafrei Giulia Briziarelli che hanno portato avanti un lavoro di concertazione con gli enti del territorio, collaborativo e tutto al femminile nell’ambito del progetto  “Tutti a scuola” di CSV Lazio e ai sindaci del Comune Genzano di Roma, del Comune Albano Laziale e del Comune di Velletri Carlo Zoccolotti Massimiliano Borelli e Orlando Pocci .

Consulta la mia proposta di legge sui patti educativi di comunità

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