MATTEO RUGGERI E LA GENERAZIONE DESIDERIUS, LA MEGLIO GIOVENTU’ IN FUGA DAL PAESE

Detesto le definizioni di “eccellenza” o di “cervelli in fuga” con riferimento ai soli “geni”. Tutte le persone che decidono di lasciare il loro paese hanno un talento.

Matteo Ruggeri ha 23 anni, è un Valmontonese e dopo la laurea in Ingegneria aerospaziale (presa 6 mesi prima della fine del corso) ha lasciato l’Italia. Oggi si occupa di ricerca aerospaziale in America.

È uno di quei giovani della Generazione Desiderius, perché desidera qualcosa che manca. Vuole essere felice, indipendente, realizzarsi.

Un giovane consapevole di vivere i tempi complessi. Consapevole che davanti a lui ci sono muri da scalare e difficoltà sconosciute.

Ha avuto la fortuna di individuare il suo talento e ora cerca di metterlo a frutto.

Matteo, la meglio gioventù che ci prova tutti i giorni.

Leggendo la sua storia dovremmo festeggiare perché i nostri ricercatori sono bravi e il nostro sistema universitario li prepara bene.

Ma la vera storia da raccontare è quella di un Paese che investe tanto per far laureare persone che poi trovano i laboratori di eccellenza all’estero. È la storia di chi si trova in difficoltà perché ha solo terminato prima dei tempi stabiliti il corso di laurea.

È la storia di “Salvo Valmontone, le mie origini, e Colleferro, dove ho studiato e mi sono formato.

Ma in Italia non voglio tornare. Io in Italia ho fallito. Resto altri quattro anni in America e torno in Europa, quella senza muri”

Investiamo di più sulla ricerca, investiamo sui talenti dei nostri giovani. È per Matteo, per i giovani e le giovani come lui che mi sto battendo in Consiglio regionale del Lazio. E da oggi, ci metterò più forza, più impegno, più energia. Ma soprattutto ancora più