AL PALAZZO ROSPIGLIOSI DEL COMUNE DI ZAGAROLO PER RIBADIRE L’IMPORTANZA DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI NEI TERRITORI

Questa mattina sono stata ospite al Palazzo Rospigliosi del Comune di Zagarolo per approfondire l’esperienza del Distretto 5.5 sugli interventi socio educativi territoriali e il sostegno alla genitorialità assieme a tante donne professioniste.

Con Sonia Saugo del servizio sociale aziendale ASL Roma 5, Graziella Vittori Assistente sociale del consultorio familiare di Zagarolo e Stefania Carbone della Cooperativa sociale SARC, abbiamo parlato con tutte le assistenti sociali, pedagogiste e psicologhe dell’importanza dell’attivazione di centri sociosanitari territoriali, capaci di intercettare i disagi familiari e i bisogni specifici e costruire una rete per garantire equità di accesso ai servizi sociali.

I consultori sono dei punti fermi di assistenza primaria ma anche luoghi per promuovere interventi di prevenzione ed educazione nei nostri territori. La comunità ne ha bisogno e devono essere sostenuti.

È essenziale accompagnare i bambini e i ragazzi, le famiglie più fragili, i genitori in difficoltà e le famiglie mono genitoriali per garantire i diritti di tutti. Gli assistenti sociali sono dei grandi professionisti che lavorano con scienza e coscienza e operano con senso di squadra con tutte le altre professionalità per promuovere il diritto dei bambini ad essere ascoltati.

Con la Legge Regionale 7/2020 sul sistema educativo integrato 0-6 anni abbiamo operato proprio in questa direzione coinvolgendo le famiglie e le comunità locali per sostenere offerte di qualità nel territorio sul diritto all’istruzione , educazione al gioco e alla cura dei più piccoli.
Inoltre, per il 2022/2023 abbiamo stanziato oltre 2,2 milioni di euro per l’attivazione di 12 nuovi Centri per la famiglia che andranno ad ampliare e rafforzare la rete dei servizi su tutto il territorio.
La Regione Lazio è dalla parte delle famiglie e dei minori, compresi giovani ed adolescenti, tra i primi ad essere stati colpiti dagli effetti nefasti della Pandemia COVID-19.

Crediamo nella forza delle comunità educanti e dell’ “educazione gentile” per combattere le marginalità e dare sostegno all’emancipazione dei più giovani e delle loro famiglie.