GIORNATA INFANZIA, DIRITTI BAMBINI E BAMBINE AL CENTRO DEL DIBATTITO PUBBLICO, DAL LAZIO BUONE PRATICHE. DEDICHIAMO GIORNATA A MATHIAS, IL PICCOLO UCCISO IN PROV. VITERBO
All’inizio della settimana dedicata al contrasto alla violenza di genere dedichiamo la giornata per i diritti dei minori a Mathias – il piccolo di 10 anni ucciso con una coltellata alla gola, presumibilmente dal padre, a Cura di Vetralla – e a tutte le giovani vittime di femminicidio e dalla sopraffazione maschile nei confronti delle donne che troppo spesso colpisce anche i più innocenti.
Il Covid ha agito come un enorme acceleratore di diseguaglianze, amplificando le fratture economiche e sociali già esistenti e colpendo con maggiore violenza proprio le giovani generazioni. La chiusura delle scuole, degli spazi aggregativi giovanili e degli impianti sportivi ha condizionato e compresso le opportunità dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto in quei territori periferici – non solo a livello geografico – dove il tessuto sociale ha ceduto velocemente.
Come Regione Lazio abbiamo messo in campo misure che rispondessero a questa emergenza e, al contempo, che fossero da guida per il futuro: da subito in IX Commissione abbiamo instaurato un tavolo di confronto permanente con tutti i soggetti della comunità educante. Anche da questo lavoro è emerso il ‘Piano per l’infanzia e adolescenza’ approvato in aula a maggio 2020. E poi, in estate, l’approvazione della legge 7 del 2020 sul sistema integrato 0/6 anni, che ha rimesso al centro i bambini e le bambine come portatori di diritti, una legge contro le disuguaglianze che investe sull’educazione e l’istruzione come strumenti per superare le marginalità e dare a tutti fino dalla nascita pari opportunità di realizzazione e successo nella vita. A questo si aggiungono la Proposta di legge sulle politiche giovanili – in dirittura di arriva in IX Commissione – e la proposta che ho depositato a cavallo tra la prima e la seconda ondata Covid dedicata ai Patti educativi di comunità: un ulteriore strumento per rafforzare la rete di supporto alle nuove generazioni e costruire città educanti, accoglienti, accessibili, a misura di bambina e di bambino.
Infine voglio ricordare l’impegno della Regione Lazio in memoria di Willy Monteiro Duarte, il giovane eroe buono, ucciso brutalmente per aver difeso un amico. Non solo il finanziamento per dedicargli una ‘piazza bianca’ nelle vicinanze del luogo dell’uccisione – per restituire spazi ai giovani e onorarne il ricordo – ma anche un Premio dedicato a tutte le scuole superiori del Lazio, grazie al quale i ragazzi e le ragazze potranno mettere in gioco creatività e protagonismo per elaborare progetti di sensibilizzazione e contrasto a ogni forma di violenza e bullismo. Fatti e non chiacchiere: sempre nella convinzione che il modo in cui coinvolgiamo le giovani generazioni nelle politiche pubbliche, in cui rispettiamo i loro diritti e ne incentiviamo l’autodeterminazione, esprima che adulti siamo e che società vogliamo costruire.