Con l’approvazione all’unanimità da parte del Senato la parità salariale è ufficialmente legge. Un grande passo in avanti per l’Italia e una battaglia di civiltà che mette tutte e tutti di fronte alla responsabilità. Siamo pari e ora aggiungiamo un altro tassello alla piena attuazione dell’articolo 37 della nostra Costituzione.

Un grande traguardo portato avanti dal gruppo Dem alla Camera e in particolare dalla relatrice Chiara Gribaudo. Molto importanti le modifiche al Codice delle pari opportunità su trasparenza e tracciabilità con i report per le aziende anche sotto i 100 dipendenti, certificazione e premialità per le realtà virtuose.

Il gap fra lavoratori e lavoratrici di cui la retribuzione è solo l’aspetto più visibile è il risultato di un complesso intreccio di fattori sociali e culturali e il grande traguardo di oggi parte dall’analisi di queste disuguaglianze strutturali, amplificate dalla pandemia, che rendono ancora più urgente un intervento normativo in tal senso.

Se la crisi ha avuto un forte impatto sull’occupazione femminile, nell’immaginare un nuovo modello di sviluppo post-pandemia non possiamo che ripartire mettendo al centro la dignità e la qualità del lavoro femminile.

Con la legge su parità salariale e valorizzazione del lavoro di qualità delle donne – approvata in Regione Lazio nell’estate 2021 abbiamo iniziato a fare rumore e sapevamo che il cambiamento era in corso e ora non possiamo che guardare al futuro con coraggio: più lavoro, più diritti, più rumore.