AL LAZIO PRIDE PER RIBADIRE CHE I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI TUTTE E TUTTI SONO IL NOSTRO FARO

Oggi ho voluto essere in Piazza Mazzini a Rieti per il Lazio Pride come donna e militante politica che crede fermamente nella libertà e nell’uguaglianza sostanziale, ma anche come rappresentante delle istituzioni. Lo sottolineo perché oggi più che mai chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di prendere parola, di esporsi, di essere partigiano.

Quanto accaduto con il negato patrocinio del Comune di Rieti alla manifestazione di oggi e’ di estrema gravità politica. Nelle parole del sindaco Cicchetti solo superficialità e benaltrismo, una retorica superata e inaccettabile. Una mancanza di rispetto che ignora la storia dei Pride, colorati e rumorosi, che sono un modo per migliaia di cittadine e cittadini, di uomini e donne, ragazze e ragazzi, di alzare la voce e dire: io ci sono. Esisto. La mia vita, il mio amore, la mia famiglia, ha la stessa dignità degli altri.
Questo grido gioioso è rivolto a chi, come il sindaco Cicchetti, guarda il mondo superficialmente pensando che tutto sia bianco o nero, gli occhi della destra che non riconoscono la differenza tra uguaglianza ed equità e non porgono lo sguardo sul contrasto alle disuguaglianze perché da quella posizione spesso deriva il proprio privilegio.
Rivedi il mio intervento

Grazie a tutte le persone che hanno fortemente voluto, sostenuto e organizzato questa meravigliosa piazza di oggi che ci ricorda che le sfumature sono infinite, che la realtà è fortunatamente più complessa e viva di chi ce la racconta a due dimensioni e che ci ricorda che c’è una comunità ampia e trasversale di persone che crede ancora nella giustizia sociale e che non ha paura di lottare affinchè tutti possano davvero essere liberi.