I CENTRI ANTIVIOLENZA DEL LAZIO A DISPOSIZIONE PER DONNE E BAMBINE AFGHANE
Le notizie e le immagini che arrivano dall’Afghanistan sono dolorose e impongono a tutte e tutti noi un segnale di responsabilità. L’avanzata dei fondamentalisti e la presa di Kabul riportano indietro il Paese esponendo a gravi rischi soprattutto le donne e le bambine, i cui diritti e la cui libertà sono messe in discussione dall’oscurantismo talebano.
Non possiamo permettere che i corpi delle donne afgane siano nuovamente terra di conquista. In questa fase occorrono azioni concrete. Dobbiamo, innanzitutto, attivare subito un tavolo di confronto con tutte le associazioni e realtà che, quotidianamente, si occupano di accoglienza sul territorio regionale e offrire una rete di protezione a tutte le persone in fuga, che hanno perso improvvisamente l’orizzonte democratico nel proprio Paese.
In particolare è necessario mettere a disposizione tutti i centri anti violenza e le case rifugio del Lazio per ospitare le donne, le ragazze e le bambine costrette oggi alla fuga per dare loro la possibilità di costruire e continuare a sognare un futuro in cui i diritti e le libertà democratiche siano garantite.
Fosse anche una sola donna ad averne bisogno è giusto e doveroso che le istituzioni siano pronte a sostenerla e tutelarla.