A GROTTAFERRATA PER PARLARE DELL’IMPEGNO REGIONALE SU LEGALITA’ E RIUSO BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’

Sono intervenuta nell’ importante convegno organizzato dall’Amministrazione comunale di Grottaferrata sui beni confiscati alle mafie.

Le mafie possono essere sconfitte non solo sul piano strategico ma anche, e prima di tutto, su quello del consenso, sul piano culturale.
Il bene confiscato e’ il simbolo del riscatto, è il simbolo fatto di gesti e azioni concrete. È visibile perché chiunque può accertarsi che quella casa oppure quel terreno, un tempo di proprietà mafiosa, è oggi un centro giovanile, una casa famiglia o altro.
La sfida è tutta qui. Scoprire che terreni, case, ville, un tempo appartenute alle mafie, possono tornare alla parte buona della società, dà la sensazione che le mafie non sono invincibili.
Nel bene confiscato, in sostanza, la comunità si assume una responsabilità verso un certo bene ma prima di tutto verso se stessa. E, come tutte le responsabilità, anche questa dura nel tempo e comporta che l’impegno di cura sia costante e duraturo in modo da garantire che il bene comune rimanga tale nel corso del tempo.
Le mafie si combattono tutti insieme, attraverso una grande alleanza tra istituzioni, forze dell’ordine a cui va il mio ringraziamento, terzo settore, scuola.
Ringrazio il sindaco di Grottaferrata, tutta l’amministrazione comunale e la mia amica Paola Franzoso.

‘La mafia si può fermare e la fermeremo’

In memoria di Pio La Torre.