UNIVERSITA’, IN IX COMMISSIONE ARRIVA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLE DONNE NELLE STEM. IN AUDIZIONE I RETTORI ROMANI
Si è svolta oggi in IX commissione del Consiglio regionale lavoro, formazione e pari opportunità la prima audizione in merito alla Proposta di legge n. 256/2019 relativa al sostegno della formazione e dell’inserimento lavorativo delle donne in ambito STEM.
Erano presenti la Rettrice dell’Università La Sapienza, Professoressa Antonella Polimeni, il Rettore dell’Università Roma tre Professor Luca Pietromarchi, il Rettore dell’Università Tor Vergata Professor Orazio Schillaci e la Professoressa Paola Galli.
L’80% delle professioni del futuro richiederà competenze di tipo digitale e probabilmente il settore occupazione con la maggiore crescita sarà quello delle STEM. Se in Italia oltre una ragazza su due è iscritta a una facoltà universitaria, mediamente con risultati più positivi dei ragazzi, nelle materie tecnico-scientifiche la proporzione scende a meno di un terzo. Secondo alcuni dati le bambine iniziano a pensare di essere meno intelligenti dei maschi dopo i 5 anni e le ragazze cominciano a interessarsi alle materie scientifiche dopo gli 11.
Tra le cause più importanti ci sono gli stereotipi che, involontariamente, genitori, insegnanti e più in generale la società trasmettono alle bambine che è urgente decostruire.
Queste dinamiche contribuiscono ovviamente alla bassa percentuale di donne in alcuni settori del mercato del lavoro e accentuano il gender gap.
Già con la proposta sulla parità salariale abbiamo inserito uno specifico focus sulla formazione come volano di crescita e sostegno dell’occupazione femminile altamente specializzata. E ancora con la legge sul sistema integrato di educazione e istruzione anni siamo stati i primi a scommettere sullo 0/6 anni e rimettere al centro i diritti delle bambine fin dalla tenera età.
Ora andiamo avanti con la PL sulle STEM, per la quale ringrazio la collega e prima firmataria Michela Di Biase, e penso che la presenza della Rettrice Polimeni e dei Rettori Pietromarchi e Schillaci, che ringrazio, sia un segnale importante rispetto a quella alleanza tra istituzioni e agenzia educative e formative, tra la società civile e la politica, oggi più che mai urgente per far fronte alle sfide che la pandemia e la ripresa ci impongono.