LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE NON SI TOCCA

Ho aderito convintamente al presidio convocato per oggi di fronte al Campidoglio e continuerò a battermi in ogni sede affinché un patrimonio umano e sociale come quello della Casa internazionale delle donne non venga messo in discussione. I luoghi delle donne sono un valore aggiunto per le nostre città, presidi sociali e culturali che vanno difesi e sostenuti.

L’ennesimo attacco alla Casa internazionale è sconcertante e inaccettabile, soprattutto alla luce del grande lavoro di tutela fatto dalla Regione Lazio e dal Parlamento. La notizia arriva inoltre subito dopo l’8 marzo, giornata in cui abbiamo fatto un bilancio dei disastrosi effetti della pandemia sulla vita delle donne: aumento della violenza domestica, perdita dei posti di lavoro e crisi occupazionale, carenze del welfare. Nel 2020, solo nel Lazio 36% di contratti firmati in meno e 8 su 10 sono flessibili e precari con stipendi di media un quarto inferiori rispetto agli uomini.

Di fronte a tutto questo dobbiamo essere unite per una ripresa che metta le donne al centro e preservi quel patrimonio politico e storico che luoghi come la Casa internazionale delle donne simboleggiano perfettamente.