ROMA/ OSTELLO DON LUIGI DI LIEGRO PER I SENZA DIMORA, LODEVOLE INIZIATIVA DI CARITAS E CRI
L’apertura della struttura-ponte che accoglierà 60 persone senza fissa dimora nei locali dell’ostello “Don Luigi Di Liegro” è un esempio di grande umanità che la Caritas di Roma e la Croce Rossa Italiana non stanno facendo mancare a chi è penalizzato due volte dalla pandemia in corso, visto che le difficoltà per i senzatetto, già numerosi nella Capitale, a causa della diffusione del covid-19 e dei disagi dovuti al più freddo periodo dell’anno si sono complicate. L’emergenza sanitaria, infatti, sta diventando sempre più sociale, abbattendosi su chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità e creando nuove situazioni di povertà. Accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, però, le Caritas diocesane, grazie all’inesausto impegno dei volontari, in questi mesi hanno certato di non lasciare indietro nessuno e l’apertura della struttura-ponte di oggi rappresenta l’ennesimo miracolo: queste persone così fragili potranno contare, adesso, su un pasto caldo e potranno essere sottoposti ai necessari screening sanitari per accedere in sicurezza, dopo l’isolamento di 10 giorni, negli ostelli e nei centri parrocchiali allestiti dalla Diocesi di Roma e dalle altre organizzazioni sociali. Grazie all’intervento così tempestivo della Caritas di Roma e della Cri sarà possibile salvare la vita a queste persone che vivono in condizioni estreme di povertà e di questo ringrazio a uno a uno tutti gli operatori sociosanitari che saranno impiegati, da oggi, nella nuova struttura, mentre rivolgo un particolare ringraziamento a don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma, e a Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, per aver reso possibile tutto questo.