VALMONTONE, IL PROGETTO DIVENTA REALTA’: L’INAUGURAZIONE DELLA RESTAURATA CUPOLA DELLA COLLEGIATA SANTA MARIA MAGGIORE
Quando si amministra, la cosa più bella che possa capitare è vedere concretizzati i progetti su cui si è lavorato.
Era il 28 Novembre del 2014. Una giornata storica per Valmontone. L’inaugurazione del Salone del Principe, la sala più ricca e decorata di Palazzo Doria Pamphilj, che segnava l’inizio di un nuovo corso per la città, pronta a fare della cultura la propria reale vocazione.
In quell’occasione al nostro fianco vi era la sottosegretaria al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Francesca Barracciu, la quale si impegno’ da subito per stanziare i fondi per il restauro della Cupola della Collegiata Santa Maria Maggiore.
Oggi finalmente l’inaugurazione ed è doveroso ricordare quanto fatto dal Ministero e dalla Regione Lazio per la nostra Valmontone.
Nel 2015 grazie al Ministero arrivarono
- € 700.000,00 restauri cupola collegiata dell’Assunta
- € 500.000,00 restauri facciata Palazzo Doria Pamphilj (affaccio su Via Trifogli)
Nel 2020:
- € 1.000.000,00 per verifica del rischio sismico sempre grazie al Ministero.
E ancora grazie alla Regione Lazio nel 2019/2020:
- € 240.000,00 per il completamento restauro degli affreschi e degli ambienti del piano nobile e realizzazione nuovo allestimento del Museo nelle stesse sale.
- € 35.000,00 per il restauro pittorico delle decorazioni parietali e dei centri di volta Camerino dell’Asia e Camerino dell’Europa; completamento restauro dei due ambienti;
Finanziamenti ai sensi della legge per i servizi culturali del Lazio (Musei, Archivi, Biblioteche):
€ 10.0000 per la biblioteca
€ 7.0000 per il museo
€ 412.311,00 per il consolidamento e il restauro della facciata sud est del Palazzo.
Un grazie va sicuramente alla tenacia del sindaco Alberto Latini e alla sua squadra, al nostro amato arcivescovo Luigi Vari, anche lui si spese in prima persona, alla allora sottosegretaria Francesca Barracciu, alla Direttrice del Palazzo Monica Di Gregorio ma lasciatemi ringraziare il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per le misure messe in campo per la nostra Città’.
Oggi è una giornata di festa , una grande vittoria per tutta la nostra comunità, una medaglia per tutti i Sindaci e le amministrazioni che negli anni si sono avvicendati e che hanno sempre lavorato per il recupero e la valorizzazione storica e culturale dei nostri beni culturali.
L’obiettivo per il Palazzo Doria Pamphilj resta quello di trasformarlo nel punto di riferimento dell’elaborazione artistica e culturale, qualificato e qualificante, di un’area vasta sull’esempio di alcune eccellenze italiane come il Castello di Rivoli o il Mart di Rovereto.
E sono certa che con l’assessore alla cultura del comune di Valmontone Matteo Leone ci riusciremo.
Valmontone città della cultura. La Regione Lazio per Valmontone.
La storia ci racconta che il 25 maggio del 1944, fra le 17.00 e le 18.00, oltre 400 Fortezze volanti americane bombardarono ferocemente la città : solo quel giorno si contarono 16 vittime civili oltre a 12 soldati tedeschi morti nel crollo del loro comando. Fra gli ultimi mesi del 1943 ed i primi mesi del 1944 Valmontone subì fra i 48 ed i 60 attacchi aerei. Al termine nulla era come prima: la vecchia città, costruita nei secoli e che si può vedere nelle stampe e dalle pitture dell’800, non c’era più. Ed insieme a lei se n’erano andati oltre 160 cittadini valmontonesi, vittime civili innocenti. Il bombardamento provoco’ anche lesioni alla cupola della Collegiata di Santa Maria Maggiore, realizzata dall’architetto Mattia De Rossi, allievo prediletto del Bernini. Una città condannata a morte, che nonostante tutto ha avuto la forza di rialzarsi ed e’ stata elemento fondamentale dell’edificio della pace. Un ponte tra il passato e il futuro. Ieri, finalmente, abbiamo inaugurato il restauro della Cupola, il percorso era iniziato nel 2014, ed emarginato un’altra ferita.
Perche’ come diceva Giorgio La Pira “Il mistero dei tetti è tutto qui: essi sono, con la Cupola, quasi un «sacramento» che si fa specchio e diffusore della bellezza, della purità e della pace celeste”.
Che la nuova luce sia di buon augurio per tutta la nostra comunità e per le comunità a noi vicine.
La città Pamphilja ha sempre unito e mai diviso.
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