“BONUS LAZIO KM 0″/ 10 MILIONI PER CONTRIBUTI AI SETTORI PRODUTTIVI E COMMERCIALI: PUBBLICATO IL BANDO
Considerato che il protrarsi delle misure di contenimento del COVID 19 ha comportato una pesante crisi in tutto il sistema economico e sociale della regione, con particolare riferimento ai settori della ristorazione e al comparto della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, che sono stati e saranno ulteriormente esposti agli effetti dell’emergenza sanitaria anche nei prossimi mesi, la Regione Lazio ha approvato il bando “Bonus Lazio km 0” con uno stanziamento di fondi pari a 10 milioni di euro.
La necessità è quella di contrastare e prevenire gli effetti negativi più a lungo termine sui settori produttivi e commerciali, che potrebbero rappresentare il campanello di allarme di una severa recessione economica.
Chi sono i beneficiari
Il bando intende promuovere misure di aiuto, destinate agli operatori della ristorazione e ai produttori delle Denominazioni d’Origine (DO), Indicazioni Geografiche (IG) e Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) strettamente attinenti al territorio laziale:
- Ristorazione con somministrazione;
- Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
- Ristorazione su treni e navi;
- Catering per eventi, banqueting.
Requisiti generali dei beneficiari
1. Esercitare l’attività primaria o secondaria, afferente ai seguenti codici ISTAT ATECO 2007, nel territorio regionale:
- – 56.10.11- Ristorazione con somministrazione
- – 56.10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
- 56.10.50 – Ristorazione su treni e navi
- 56.21.00 – Catering per eventi, banqueting
2. iscritto al Registro delle Imprese, istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio, alla data del 31 dicembre 2019;
3. in attività al momento della presentazione della richiesta di voucher;
4. non sottoposto a liquidazione e/o a procedure concorsuali quali fallimento, amministrazione controllata, amministrazione straordinaria, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, scioglimento volontario, piano di ristrutturazione dei debiti;
5. non si trovi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 citato; 6. in regola con le norme in materia previdenziale e contributiva, tenendo conto delle eventuali disposizioni di moratoria previste dai DPCM sull’emergenza Covid-19;
7. in regola con la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al D.lgs. 21 novembre 2007, n. 231;
8. non risultare “in difficoltà”, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, sub 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 alla data del 31 dicembre 2019;
9. non risultare destinatario di una sentenza di condanna definitiva o di un decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o di una sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, pronunciati per uno dei seguenti reati, ovvero:
- – delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416-bis del codice penale ovvero delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto art. 416-bis ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso art., nonché per i delitti, consumati o tentati, previsti dall’art. 74 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, dall’art. 291-quater del D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 e dall’art. 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in quanto riconducibili alla partecipazione a un’organizzazione criminale, quale definita all’art. 2 della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio;
- delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322, 322-bis, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355 e 356 del codice penale nonché all’art. 2635 del codice civile;
- false comunicazioni sociali ai sensi degli articoli 2621 e 2622 del codice civile;
- frode ai sensi dell’art. 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee;
- delitti, consumati o tentati, commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell’ordine costituzionale reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche;
- delitti di cui agli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 del codice penale, riciclaggio di proventi di attività criminose o finanziamento del terrorismo, quali definiti all’art. 1 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e successive modificazioni;
- sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24;
- ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal portale regionale al link https://www.regione.lazio.it/BONUSLAZIOKM0 a partire dalle ore 9.00 del giorno 20.10.2020.
Le richieste di aiuti (voucher) saranno valutate nell’ordine cronologico di registrazione delle domande attraverso la procedura telematica, in termini di data e ora definita al minuto.
Il contributo
Sono concedessi contributi a fondo perduto, sotto forma di voucher, pari al 30% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti DO, IG e PAT strettamente attinenti al territorio laziale. L’importo del contributo varia da un minimo di 500 euro a fronte di una spesa ammissibile di almeno 1.667,00 euro e un massimo i 5.000 per una spesa ammissibile pari ad almeno 16.667,00 euro. Le agevolazioni si riferiscono ad importi IVA esclusa.
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