CAPORALATO, NECESSARIO ATTUARE LA LEGGE REGIONALE E TENERE SEMPRE ALTA L’ATTENZIONE SUL TEMA

La manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil sul caporalato è il modo migliore per tenere accesi i riflettori sul delicato tema dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, sul quale la Regione Lazio è intervenuta circa un anno fa con una legge apposita e con provvedimenti a sostegno delle aziende e a tutela dei lavoratori, come l’ultimo stanziamento di 500 mila euro del Fondo sociale europeo che offre contributi per stabilizzare il lavoro dei braccianti e incentivi per attivare i loro spostamenti nel rispetto delle misure necessarie per contenere i contagi da Covid-19. Tenere alta l’attenzione sul tema, grazie all’Ente regionale e alle parti intermedie, come le associazioni datoriali e i sindacati, significa lavorare non solo con azioni pratiche, che intervengono con arresti, controlli e confische, ma anche con un approccio sociale che interviene sul problema a livello culturale. Aggredire il fenomeno significa estirpare le sue radici, che purtroppo non affondano soltanto nel settore agricolo, ma anche in quello edilizio e dei servizi. Stiamo percorrendo la strada giusta e l’attuazione della legge regionale sarà fondamentale per ripristinare la legalità del lavoro a tutela dei diritti delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori e a sostegno del mondo produttivo del nostro territorio.