SERVIZI EDUCATIVI 0-6 ANNI/ APPLICARE SUBITO LA NUOVA LEGGE: RISPONDE ALLE SOPRAVVENUTE ESIGENZE ANTI-COVID
Nell’audizione di oggi sulla ripresa dei servizi educativi della fascia 0-6 anni, è emersa preoccupazione rispetto alle criticità che potrebbero verificarsi per la necessità, da parte di nidi e materne, di erogare un servizio che rispetti scrupolosamente le nuove linee guida a tutela della salute delle nostre bambine e bambini senza rischiare il decadimento dell’attività pedagogica. La riapertura in sicurezza deve essere l’obiettivo principale e servono indicazioni certe per evitare che il sistema collassi se si presentassero casi sieropositività e regole chiare per contenere al massimo il rischio di contagio. Una scuola sicura per la salute è quello che prima di tutto dobbiamo riuscire a garantire in fase di riapertura e fino alla fine dell’anno scolastico. Maggiori risorse per gli Enti locali che gestiscono interamente i servizi educativi territoriali e integrazione dell’organico, sia di educatori che di personale ausiliario, è l’impegno che la Regione Lazio si sta assumendo per risolvere le incertezze che stanno caratterizzando questa particolare ripartenza, tanto delicata per i bambini di questa fascia di età che hanno già pagato le conseguenze del lockdown in termini di socialità e scolarizzazione e per le famiglie, in misura maggiore per le donne che hanno dovuto scegliere di rimanere in casa per accudire i figli. Le difficoltà economiche purtroppo non sono soltanto delle famiglie, ma anche delle stesse strutture educative, considerato che molte stanno avendo difficoltà a riaprire, mentre molte altre hanno deciso di non farlo, perché, nonostante i contributi della Regione, non è stato facile sostenere i costi di gestione, ai quali adesso si aggiungono quelli della sanificazione. Tuttavia, per tamponare le carenze, la Regione si sta già attivando per dare ulteriori contributi per l’assunzione del personale che era in cig durante i mesi dell’emergenza. Oggi emerge prepotentemente la necessità di offrire servizi affidabili in termini di frequenza e di offerta educativa, che può essere senz’altro garantita con l’applicazione della nuova legge sullo 0-6, che prevede una serie di novità, dal nido domestico ai nuovi numeri del rapporto bambino/insegnante, fino a maggiori risorse e potenziamento dell’outdoor education, che riescono a soddisfare le sopravvenute esigenze che si sono generate con l’emergenza sanitaria. I bambini devono essere considerati soggetti titolari del servizio educativo e non semplici utenti, attraverso un progetto educativo di qualità che elimini tutte le disuguaglianze, quale è l’obiettivo che la nuova legge intende raggiungere.