INAUDITA BARBARIE A COLLEFERRO/ WILLY, IL BRANCO CHE UCCIDE LA MEGLIO GIOVENTÙ

Willy, un ragazzo di soli 21 anni.
Willy esile ,sorridente, timido, studioso. Giocava a calcio,impegnato nel sociale e grande lavoratore.
E loro. Loro sono muscolosi, palestrati, tatuati, pieni di collane, anelli, orologi d’oro, sguardi decisi, arroganti, sfrontati.Due di loro, in particolare, hanno precedenti per lesioni e sono conosciuti ad Artena in quanto praticanti di sport da combattimento.
Willy ha la sfortuna di incontrare i quattro balordi di notte a Colleferro.
Willy, con il suo animo gentile, interviene inizialmente per tentare di sedare una discussione tra i 4 e un suo compagno di classe. La questione, nata per futili motivi, sembrava finita li’. Ma successivamente i quattro, per vendicarsi dell’affronto lo aggrediscono e lo massacrano fino a ucciderlo.
Perché Willy per loro ha anche l’aggravante di essere originario di Capoverde.
Loro muscolosi, lui esile. Loro sono i forti e bianchi.
Sono ore che fisso lo sguardo e il sorriso di Willy.
Non può esistere alcun motivo plausibile che possa giustificare quello che è accaduto questa notte.
È certamente necessario indagare e rimettere in ordine i tasselli di questa storia di violenza, ma nulla può giustificare o sollevare di responsabilità la disumanità di quei quattro giovani che si sono accaniti contro di lui a botte fino a lasciarlo morire.
Rabbia, sconforto, collera e tanto dolore sono i sentimenti che mi assalgono davanti a tanta inaudita barbarie.
Tutto ciò è inaccettabile: Willy rappresentava la gioventù migliore, quella che ha ben assorbito e che sa interpretare i valori culturali e sociali della civile convivenza e del rispetto del prossimo perché era un ragazzo per bene, che studiava, lavorava e partecipava anche ai momenti di socialità che si organizzavano nella sua comunità.
Ai familiari di Willy esprimo tutta la mia più commossa vicinanza. Non posso sopportare la sofferenza della famiglia di Willy e anche la sofferenza delle tre comunità colpite e sconvolte, quella di Paliano (Alfieri Domenico), Colleferro (Pierluigi Sanna), Artena guidata da Felicetto Angelini colpite ognuna a suo modo e quella degli amici di Willy che si vedono privare dell’amico in questo modo così vile e imperdonabile.
Ora chiediamo giustizia ma è anche il momento di riflettere.
Non possono vincere loro, non può vincere la violenza, l’arroganza, la ferocia del branco. È la meglio gioventù che deve vincere. Ricordiamocelo, ogni giorno, quando ci troviamo davanti ragazzi come Willy timidi, dolci e riservati ma sopratutto quando ci troviamo davanti loro.
Riposa in pace angelo bello e dolcissimo. Perdonaci.
Se puoi, perdonaci per tutto quello che ti è stato fatto!

#conlatestaconilcuore