SCUOLA/ ANCORA CRITICITA’, MA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO PER LA RIPARTENZA DEL 14 SETTEMBRE

In che modo è stata riorganizzata la riapertura delle scuola a Roma e in tutto il Lazio, quale è ad oggi la capienza per ogni scuola, come sono stati organizzati i trasporti, se si farà ricorso alla didattica a distanza, se sono arrivati i nuovi banchi e come verranno smaltiti quelli dismessi, se sono stati organizzati particolari servizi dedicati agli alunni con disabilità e come è la situazione rispetto alle nuove assunzioni. Con l’obiettivo di avere queste risposte, è stata convocata l’audizione di oggi in IX Commissione regionale, dove è emerso, per il momento, che, nel territorio di Roma e provincia, mancano ancora oltre 400 aule per il primo ciclo e 80 per le superiori su Roma e 50 in provincia, 582 aule in tutta la regione. Per il reperimento di aule, in molte scuole sono stati effettuati lavori di edilizia leggera, mentre l’Ufficio regionale sta stilando un elenco di immobili confiscati alla mafia che potrebbero ospitare i nostri studenti e ha fatto accordi con Federalberghi, cinema e teatri per utilizzare le sale disponibili. Ci sarà necessità anche di un numero maggiore di collaboratori scolastici perché gli spazi aumenteranno per il distanziamento sociale e aumenteranno pertanto gli interventi di sanificazione e pulizie. Con i fondi del Ministero che ammontano complessivamente a 70 milioni di euro, sono state privilegiate nel Lazio le scuole di primo grado con il potenziamento del personale, arredi e spazi e meno quelle di secondo grado, frequentate da ragazzi più grandi che possono gestire più autonomamente l’esigenza del distanziamento e per i quali è possibile ricorrere alla didattica a distanza a rotazione per una/due volte a settimana, in rari casi anche per tre giorni. Anche sulla consegna dei banchi monoposto sono arrivate rassicurazioni dall’Ufficio scolastico regionale: in più tranche, ma tutti entro il mese di gennaio. La pandemia ha fatto emergere prepotentemente purtroppo tutte le criticità della scuola, dovute ad anni di tagli finanziari, che oggi paghiamo e che dobbiamo assolutamente recuperare, sfruttando l’emergenza attuale come opportunità per far tornare la scuola, unico ascensore sociale dal Dopoguerra ad oggi, al centro dell’attenzione. A due settimane dall’inizio della scuola, la situazione appare sotto controllo e il nostro obiettivo rimane quello di garantire il diritto allo studio, alla formazione e all’apprendimento, ma anche quello di tutelare la salute delle nostre bambine e bambini e dei nostri ragazzi e ragazze, del personale docente e non docente, promuovendo sempre l’uguaglianza sociale e di genere. Mi aspetto uno sforzo maggiore da parte di tutte le Istituzioni per interventi mirati a favore degli studenti con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado: loro più degli altri hanno subìto gli effetti del lockdown e anche il ritorno a scuola in queste condizioni particolari rappresenta un momento delicato. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle fasce più deboli della popolazione, studiando opportunità e nuove risorse per integrare gli interventi già destinati al diritto allo studio. Il mio ringraziamento va anzitutto al Vicariato di Roma per gli spazi messi a disposizione con il solo rimborso di spese e all’assessore Di Berardino, le assessore del Comune di Roma Meleo e Mammì, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri, i rappresentanti della Città Metropolitana, di Anci Lazio e le sigle sindacali per l’impegno e la collaborazione e le associazioni dei genitori e degli studenti per gli interessanti contributi.