2 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER SMART WORKING: PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEI PROGETTI FINANZIATI
La situazione emergenziale richiede grandi sacrifici, soprattutto per alcune categorie di lavoratori. Per questo il Lazio ha pensato a delle soluzioni agili per stare a casa, ma non fermarsi.
Il progetto Piani aziendali di Smart Working nasce da questa idea, grazie all’impulso degli assessori regionali al Lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino, e allo Sviluppo Economico Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli.
Un finanziamento di 2 milioni di euro per sostenere concretamente le imprese e i titolari di Partita iva nell’utilizzo dello smart woking.
Fino ad esaurimento risorse, è possibile partecipare all’avviso pubblico che consentirà alle imprese del Lazio che ne faranno richiesta di non fermare le attività dotandosi di un piano di smart working (compreso l’acquisto degli strumenti tecnologici necessari alla sua attuazione) consentendo così di continuare ad avvalersi delle proprie risorse.
Possono partecipare le imprese iscritte alla Camera di Commercio e ai soggetti in possesso di partita Iva.
L’ Avviso prevede nello specifico l’erogazione di un contributo a imprese e titolari di Partita IVA, per la fruizione di:
- AZIONE A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
- AZIONE B: acquisto di “strumenti tecnologici” (componenti hardware e software) funzionali all’attuazione del piano di smart working.
Ai fini del riconoscimento del contributo, l’Azione A è obbligatoria mentre l’Azione B è facoltativa.
Possono partecipare all’Avviso, i soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
oppure
- essere soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
- avere sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali svolgere le attività di cui al contributo richiesto;
- avere un numero di dipendenti almeno pari a 1 (modifica introdotta con la determinazione n. G03056 del 20 marzo 2020);
- non essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale;
- risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
- risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68;
- non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n. 1407/20132;
- non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Non sussistono limiti relativi alla dimensione aziendale, pertanto potranno essere accolte anche proposte relative ad interventi da realizzarsi presso grandi imprese.
Non potranno invece partecipare gli Enti pubblici, ma è ammessa la partecipazione di Società di capitali che eroghino servizi pubblici, il cui capitale societario sia totalmente o a maggioranza pubblica.
È consentita la presentazione di proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga il ruolo di Capofila dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il principale attore del progetto.
I contributi previsti dal presente Avviso saranno erogati nel quadro del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 (“de minimis”).
Destinatari degli interventi sono lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo.
I dipendenti sono ricompresi nelle seguenti tipologie contrattuali:
- contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);
- contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015);
- soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Sono esclusi:
- i tirocinanti;
- i collaboratori d’impresa;
- i lavoratori con contratto di somministrazione;
- i lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
- i titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione
L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del POR FSE Lazio 2014/2020 Asse 1 – Occupazione, priorità di investimento 8i), obiettivo specifico 8.5.
L’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni di euro.
La dotazione finanziaria è suddivisa come segue:
- 1,3 milioni per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A – Supporto all’adozione del piano di smart working;
- 700.000 euro per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B – Supporto all’attuazione del piano di smart working.
Il valore del contributo è pari agli importi di seguito indicati, distinti per tipologia di azione, e varia in relazione al numero totale di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate sul territorio di Regione Lazio alla data di presentazione della domanda.
Numero di dipendenti | Importo totale del contributo | di cui:
importo per Azione A – Adozione del piano |
di cui:
importo per Azione B – Attuazione del piano |
1 dipendente (modifica introdotta con la determinazione n. G03056 del 20 marzo 2020) | € 2.000,00 | € 700,00 | € 1.300,00 |
Da 2 a 10 dipendenti | € 7.500,00 | € 5.000,00 | € 2.500,00 |
Da 11 a 20 dipendenti | € 10.500,00 | € 7.000,00 | € 3.500,00 |
Da 21 a 30 dipendenti | € 15.000,00 | € 10.000,00 | € 5.000,00 |
Oltre i 30 dipendenti | € 22.500,00 | € 15.000,00 | € 7.500,00 |
In applicazione della Comunicazione 19.3.2020 C(2020) 1863 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” della Commissione Europea, la Regione Lazio ha stabilito una variazione del massimale di aiuti in De Minimis. Per ciascuna impresa, pertanto, il massimale di aiuti concedibile in regime di De minimis sarà pari a 800.000 euro.
Restano invariati i limiti e le modalità di erogazione dei finanziamenti relativi ad ogni proposta progettuale, così come previsti dall’Avviso.
I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematicaaccessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem. La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password). I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.
Ai fini dell’ammissione faranno fede i dati presenti all’interno del sistema.
Al termine della fase di inserimento, la procedura informatica consentirà l’invio del formulario, operazione che blocca le modifiche e assegna il codice di riferimento univoco alla proposta progettuale.
Le proposte potranno essere inviate senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, dalle ore 9.30 del 12 marzo 2020, fino a esaurimento delle risorse. A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.
La Regione si riserva di integrare le risorse stanziate con ulteriori risorse che si rendessero disponibili.
Contatti
Per assistenza e supporto, anche in fase di presentazione delle proposte, scrivere a avviso.smartworkingimprese@regione.lazio.it a partire dal 12 marzo 2020.
Per maggiori dettagli e le modalità di partecipazione visita il sito della Regione Lazio
SCARICA LA GRADUATORIA DEI PROGETTI AMMESSI MA NON FINANZIABILI
SCARICA LA GRADUATORIA DEI PROGETTI NON AMMESSI