INGRESSI NEL LAZIO DA ALTRE REGIONI: IN UN’ORDINANZA LE NUOVE REGOLE IN VIGORE DAL 3 GIUGNO

Nuove regole da seguire, nel Lazio, dopo il via libera, dal 3 giugno, agli spostamenti tra regioni dopo il lockdown. Le nuove misure sono pubblicate sul Bur n. 70 del 2 giugno e, estrema in sintesi, indicano che non è consentito l’ingresso e non sono consentiti gli spostamenti all’interno della regione a chi presenta sintomatologia da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 gradi.

Nell’ordinanza si legge che non saranno consentiti gli ingressi ai:

  • soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) che, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. c) del decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020, devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
  • “soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario“.

Sui treni e sulle navi, inoltre:

  • “i vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C”; 
  • “i vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco“.

Inoltre, coloro i quali riporteranno una temperatura corporea superiore a 37.5 dovranno contattare il numero unico regionale 800.118.800 che “all’occorrenza, attiva il SISP di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali “drive in”; fino all’esito del test diagnostico molecolare la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione“.

La misurazione della temperatura allo sbarco non è prevista per i treni.

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