NUOVE REGOLE E LIMITAZIONI A PARTIRE DAL 18 MAGGIO: IL DECRETO PER LA RIPARTENZA
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio, il Governo introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il testo fissa le regole per riaprire dal 18 maggio bar, ristoranti, negozi, centri commerciali ed elimina le restrizioni alla circolazione delle persone e sarà possibile uscire di casa senza autocertificazione. Non ci sarà più limitazione agli spostamenti all’interno del territorio regionale, ma sono ancora vietati i trasferimenti nelle altre regioni fino al 2 giugno compreso. A questo proposito, Stato o Regioni potranno “adottare o reiterare misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale relativamente a specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica”. Ma, intanto, “fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali”.
Chi ha sintomi compatibili con il Covid-19
Il decreto, all’articolo 1, stabilisce che chi ha un’infezione respiratoria caratterizzata da una febbre maggiore di 37,5 gradi “deve rimanere presso il proprio domicilio” e contattare il proprio medico curante. Il Dpcm stabilisce inoltre che anziani e malati cronici debbano restare a casa “salvo necessità”.
Obbligo di mascherine
E’ concesso l’uso di dispositivi di protezione individuale fatti in casa. L’uso della mascherina è obbligatorio nei luoghi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto, salvo diverse indicazioni più restrittive stabilite dagli enti locali. All’aperto, se non ci si trova in un contesto affollato, non è necessario indossarla. I bambini al di sotto dei sei anni, inoltre, non devono indossare la mascherina.
Le regole per bar e ristoranti
Le strutture ricettive devono assicurare il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro con le linee guida e protocolli adottati dalle Regioni.
I protocolli o linee guida riguardano: 1) le modalità di accesso, ricevimento, assistenza agli ospiti; 2) le modalità di utilizzo degli spazi comuni, fatte salve le specifiche prescrizioni adottate per le attività di somministrazione di cibi e bevande e di ristorazione; 3) le misure igienico-sanitarie per le camere e gli ambienti comuni; 4) l’accesso dei fornitori esterni; 5) le modalità di svolgimento delle attività ludiche e sportive; 6) lo svolgimento di eventuali servizi navetta a disposizione dei clienti; 7) le modalità di informazione agli ospiti e agli operatori circa le misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire all’interno delle strutture ricettive e negli eventuali spazi all’aperto di pertinenza. In Lombardia, sarà necessario provare la febbre prima di andare al ristorante.
Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida delle Regione attuative del Decreto determinerà “la sospensione dell’attività economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza” e una sanzione “da euro 400 a euro 3.000, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo”.
Palestre e piscine
Palestre e piscine potranno riaprire dal 25 maggio, ma non in Lombardia.
I viaggi all’estero
A decorrere dal 3 giugno 2020, fatte salve le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale nonché le limitazioni disposte in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori, non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per i seguenti Stati: a) Stati membri dell’Unione Europea; b) Stati parte dell’accordo di Schengen; c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; d) Andorra, Principato di Monaco; e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
I viaggi vietati
Dal 3 al 15 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli indicati salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Isolamento fiduciario per chi arriva dall’estero prima del 3 giugno
Prima del 3 giugno, chi arriva in Italia dall’estero (ad esempio per motivi di necessità e urgenza, oppure di salute) dovrà fare 14 giorni di isolamento fiduciario anche se è asintomatico e anche se è arrivato a bordo della propria auto privata. Queste persone “sono obbligate a comunicare immediatamente al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio” il loro arrivo e “sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora preventivamente indicata”.
Messe e funzioni religiose
L’accesso in chiesa, in sinagoga e negli altri luoghi di culto è consentito solo nel rispetto della distanza di almeno un metro e di una serie di disposizioni volte a evitare assembramenti e contatti a rischio. “Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo e dalle rispettive confessioni”. Per quanto riguarda le messe cattoliche, i fedeli potranno accedere, secondo percorsi differenziati di entrata e uscita, solo se muniti di mascherina e dovranno rimanere nel posto loro assegnato, a distanza minima di un metro l’uno dall’altro. Sarà il sacerdote ad avvicinarsi per l’eucaristia, lasciando cadere l’ostia nelle mani di chi la richieda. Bandito ogni contatto tra le persone raccolte in preghiera, compresa la stretta di mano come segno di pace. Le chiese saranno sanificate quotidianamente e più volte al giorno nel caso in cui ospitino più di una funzione.
Cinema e teatri
Dal 15 giugno 2020 gli spettacoli con la presenza di pubblico in sale teatrali, sale da concerto e in altri spazi anche all’aperto, nonché le proiezioni cinematografiche sono svolti solo con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di spettatori di seguito indicati: a) 1000 persone per spettacoli all’aperto; b) 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
Chiuse sale scommesse, bingo e discoteche
Ancora “sospese”, anche dopo il 18 maggio, le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e sale da ballo.
Centri benessere e i centri culturali
Rimangono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali.
Manifestazioni solo “in forma statica”
Tutti i cortei restano vietati fino a data da destinarsi: ”lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica”, a condizione che “siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore”.