RITARDI CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA E URGENZA TUTELA DELLE LAVORATRICI

Ancora una volta sono i numeri a parlare.

L’Inps, in forte ritardo e rispetto a tutte le pratiche inviate dalla Regione Lazio, ha erogato assegno solo per un lavoratore su 10. L’analisi dei numeri sulla Cig in deroga confermano quello che già sapevamo sulla condizione delle donne in ambito lavorativo e la crisi sta avendo su di loro un’azione ancora più penalizzante. Nel Lazio, prima ancora dell’emergenza Covid-19, c’è un dato che su tutti è immediatamente esplicativo: il 76 percento dei contratti part-time è donna. Per non parlare della disparità salariale: nel privato, le donne guadagnano il 20 percento meno degli uomini e le libere professioniste registrano addirittura il 56 percento di flessione rispetto ai colleghi. Il numero delle donne in cassa integrazione supera quello degli uomini, a riprova che il peso di questa crisi grava di più sulle loro spalle. La libertà di scelta di una donna, oggi, tra il lavoro e la necessità di rimanere in casa ad accudire i figli è molto limitata, anzi praticamente obbligata.
Nella fase 2 e 3, il carico della famiglia rimarrà sbilanciato sulle donne con il rischio di uscire del tutto dal mondo del lavoro o di incontrare comunque grandi difficoltà per entrarci di nuovo. L’emergenza ha finito “solo” per rafforzare le diseguaglianze già esistenti. Per questo in commissione che ho l’onore di presiedere abbiamo deciso, con tutte le forze politiche, di aprire un tavolo permanente su donne, lavoro, scuola. Ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo della crisi. Tutto questo è inaccettabile.

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