RIPARTIRE DALLA SCUOLA: TRA EMERGENZA COVID E NUOVE PROSPETTIVE
Ripartire dalla Scuola.
Sono convinta che, per far ripartire una società che guarda al futuro, è imprescindibile partire dai bisogni e dalle necessità dei giovani e giovanissimi, da loro e dalle loro famiglie e, mi permetto di dire, dalle loro mamme, che come donne rischiano (come sempre) di essere soggetti piegati alla ripartenza.
Il mondo produttivo ha, giustamente, bisogno di ripartire, ma questa ripartenza non può non tener conto del mondo e del lavoro riproduttivo, delpeso del lavoro di cura che è emerso prepotentemente durante questa chiusura forzata e che rischia di diventare una gabbia per tante donne che tra smart working, didattica a distanza e congedi parentali sono chiuse da due mesi nella dimensione domestica e faranno fatica ad uscirne.
È importante quindi che la ripresa tenga in debito conto la situazione delle famiglie e faccia in modo che il peso non gravi su di esse, in particolare donne e bambini. Questo è possibile solo predisponendo e potenziando il sostegno alle famiglie stesse su diversi livelli. Non possiamo ignorare come il peso della chiusura delle scuole e di tutte le difficoltà che ne derivano, gravi in misura maggiore sugli studenti che già si trovavano in contesti familiari e sociali difficili e/o in condizioni di povertà educativa. Bambini e adolescenti per cui la vita scolastica, in presenza, rappresentava più che per altri una dimensione di riscatto e di opportunità per sognare un futuro migliore. Perché l’educazione è questione di cuore!