CONTRIBUTI AD ASILI PUBBLICI E PRIVATI, LA REGIONE LAZIO AL FIANCO DI BAMBINE E BAMBINI

Approvate in Giunta due importanti delibere che confermano l’impegno della Regione Lazio al fianco dei bambini e delle bambine. Uno stanziamento di 6 milioni di euro complessivi che andranno a sostenere gli asili nido pubblici o convenzionati, privati accreditati ma non in convenzione, sospesi a seguito dell’emergenza Covid-19.

I fondi regionali andranno a sostenere le strutture che rappresentano un presidio territoriale e sociale imprescindibile e rischiano la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria ed economica. Una volta terminata questa fase sarà possibile riprendere le attività più agevolmente, grazie al sostegno finanziario. Una misura concreta, ma anche un segnale importante che permetterà a molti di non rimanere indietro.

Il sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia coinvolge infatti le strutture e i gestori, le famiglie e in particolare i bambini. Sono proprio i più piccoli, per i quali i servizi sono centrali nello sviluppo sano ed equilibrato, ad essere i soggetti più colpiti dalla chiusura emergenziale, soprattutto nella fascia 0-3, dove la dimensione del gioco e della relazione tra pari risulta fondamentale e insostituibile con le tecnologie. Riconosciamo le difficoltà di tutti e tutte e il nostro impegno è quotidiano e instancabile per non lasciare indietro nessuno, specialmente i più fragili.

Le bambine e i bambini sono il nostro futuro e il nostro più grande investimento e supportare i servizi per l’infanzia significa tenere insieme occupazione, servizi territoriali e sociali e diritto all’educazione e alla crescita sana ed equilibrata.

Ad oggi, nel Lazio risultano accreditate 486 strutture, di cui 259 pubbliche e 227 private. La capacità totale dei posti è di 21.938, di cui 14.329 pubblici e 7.609 privati.

3 MILIONI DI EURO PER GLI ASILI NIDO PRIVATI ACCREDITATI 

Il contributo economico

  • Euro 100/mese per ogni posto nido autorizzato e accreditato a decorrere dal mese di marzo 2020 fino alla ripresa delle attività educative e comunque non oltre il mese di luglio 2020;
  • Il contributo sarà assegnato alle domande, ritenute ammissibili, in ordine di presentazione delle stesse fino ad esaurimento delle risorse (a tal fine si considera il plafond mensile pari ad euro 600.000,00);
  • Sono riconoscibili esclusivamente le seguenti voci di spesa, purché non coperte da altri contributi pubblici:

– Canone di Locazione;

– Spese amministrative;

– Spese di sanificazione e pulizia dei locali;

– Utenze;

– Manutenzione del verde;

– Acquisto di materiale informatico per attività a distanza;

– Acquisto di materiali per la didattica;

– Acquisto di DPI.

Chi può beneficiare del contributo

  • Imprese private titolari di asili nido, accreditati ai sensi della DGR n. 903/2017 alla data di pubblicazione della presente deliberazione, per i quali non sussiste alcun rapporto contrattuale con Enti pubblici;
  • Imprese private titolari di asili nido, accreditati ai sensi della DGR n. 903/2017 alla data di pubblicazione della presente deliberazione, limitatamente ai posti nido non coperti da convenzione, appalto o concessione con Enti pubblici;
  • Imprese private che gestiscono asili nido aziendali privati accreditati, ai sensi della DGR n. 903/2017, alla data di pubblicazione della presente deliberazione.

I beneficiari ammessi al contributo sono tenuti a presentare i giustificativi delle spese sostenute entro 90 giorni dalla fine dell’emergenza ossia al 31.10.2020, salvo ulteriore proroga, pena la sospensione dell’accreditamento. Pertanto, per le spese sostenute i beneficiari dovranno conservare i giustificativi delle stesse ed esibirli in caso di controlli anche a campione. La Regione si riserva in caso di inadempimento a revocare il contributo e richiedere la restituzione delle somme già erogate.

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3 MILIONI DI EURO PER GLI ASILI NIDO PUBBLICI E CONVENZIONATI

Per i nidi pubblici e convenzionati, la Regione Lazio ha rivisto l’originaria destinazione dei fondi per l’abbattimento delle rette, pari a 6 milioni di euro (che si aggiungono agli 11 milioni per la gestione dei nidi in base alla legge regionale 59 del 1980). La quota che potrà essere utilizzata per fronteggiare l’emergenza è quella riferita al periodo da marzo a luglio e ammonta a circa 3 milioni di euro. Risorse da spendere per sostenere i costi di gestione e rimodulare i servizi sospesi, come previsto dall’articolo 48 del decreto Cura Italia. La rimodulazione avverrà grazie alla co-progettazione tra gli enti gestori e i Comuni, come previsto dal protocollo di intesa promosso dalla Regione tra Anci Lazio, il Terzo settore, le Cooperative sociali e le Organizzazioni sindacali.

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