DECRETO SCUOLA: COSA CAMBIA PER L’ANNO SCOLASTICO 2019/2020

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020.

Tutto il personale docente, gli studenti e le famiglie hanno reagito in maniera esemplare alle sfide causate dalla chiusura scolastica e i provvedimenti tengono conto dell’emergenza Coronavirus, mettendo in sicurezza l’anno scolastico 2019/20 e traghettando la scuola verso il prossimo a.s. 2020/21

Le principali novità:

Didattica a distanza

In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione.

Le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi dei dirigenti scolastici nonché del personale scolastico, come determinati dal quadro contrattuale e normativo vigente, fermo restando quanto stabilito al primo periodo e all’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, possono svolgersi nelle modalità del lavoro agile anche attraverso apparecchiature informatiche e collegamenti telefonici e telematici, per contenere ogni diffusione del contagio.

Svolgimento Esami di Stato

  1. Scuola secondaria di I grado

Il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’Esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

2. Scuola secondaria di II grado

Considerando che ogni anno, in media, il 96% degli studenti viene ammesso all’Esame finale, si è deciso per quest’anno di dare a tutti la possibilità di sostenere le prove. I crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno.

  • Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. L’esame sarà composto da una prima prova (italiano) preparata dal Ministero, una seconda (diversa per ciascun indirizzo) predisposta dalle commissioni interne e, infine, un orale;
  • Se non sarà possibile rientrare a scuola entro il 18 maggio o comunque svolgere esami in presenza, è previsto il solo colloquio orale, articolato per contenuti e modalità telematiche. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma

Ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma viene esclusa l’ipotesi 6 politico. Tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale profuso nel corso dell’anno scolastico in presenza e durante il periodo di didattica a distanza.

E’ previsto un congelamento del meccanismo dei debiti per gli studenti della scuola secondaria di II grado che consiste nella sostituzione degli abituali corsi di recupero delle insufficienze con un recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° di settembre 2020, quale attività didattica ordinaria. Tale strategia considera con particolare attenzione la popolazione scolastica con disabilità e/o bisogni educativi particolari.

Avvio del nuovo anno scolastico

Il decreto consente di lavorare, da subito, anche al nuovo anno scolastico dando al Ministero gli strumenti per operare con rapidità e di raccordarsi con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.

Nel corso del Consiglio dei Ministri di lunedì 6 aprile è stato approvato un provvedimento che sblocca le assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati, nell’estate del 2019, dai pensionamenti dovuti a ‘Quota 100’.

Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non avevano potuto occuparli lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione. Con successivi provvedimenti saranno disposte le assunzioni relative all’anno scolastico 2020/2021.

Le procedure di istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze e di costituzione delle graduatorie di istituto sono attuate nell’anno scolastico 2020/2021 per spiegare efficacia per il conferimento delle supplenze a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022. Conseguentemente, nell’anno scolastico 2020/2021, restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti, ivi compresi i relativi elenchi aggiuntivi da compilarsi, per la finestra di inserimento relativa all’anno scolastico 2020/21, entro il 31 agosto 2020, anche per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno. L’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento avviene nell’anno scolastico 2020/2021, per spiegare efficacia per il triennio successivo, a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022.

Scarica il Decreto in Gazzetta Ufficiale