“CONTRIBUTO DI LIBERTA’” ORA PIU’ AMPIO ALLE DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA
![](https://www.eleonoramattia.it/wp-content/uploads/2020/04/90812666_2821469531254954_4007170140314533888_n-1.png)
Cambiano le Linee guida per la concessione del “Contributo di libertà” rivolto alle donne che hanno subito violenza, sole o con i figli, in uscita dalle Case rifugio del Lazio per un sostegno nella delicata fase di conquista dell’autonomia abitativa, economica e personale.
Con la determinazione del 24 marzo 2020, la Regione Lazio amplia l’intervento, già fissato nella misura massima di 5 mila euro a chi ne ha diritto, poiché la fase sperimentale del Contributo di Libertà, avviata lo scorso anno, ha evidenziato ulteriori bisogni e spese che le donne debbono sostenere per costruirsi una nuova vita nella delicata fase di autonomia e di riappropriazione della propria libertà. Dopo una valutazione più puntuale dei bisogni espressi nelle richieste avanzate dai centri antiviolenza e dalle Case Rifugio operanti nella regione per accedere al contributo, è, quindi, emersa la necessita di ampliare l’intervento a favore di ulteriori esigenze della donna e per il percorso scolastico e formativo dei figli minori.
Sono ammissibili le voci di spesa sotto indicate purché strettamente finalizzate al conseguimento degli obiettivi previsti per la concessione del contributo. In particolare:
Spese abitative
- canoni di affitto
- spese condominiali
- spese per utenze (pagamento utenze acqua, gas, elettricità)
- elettrodomestici di base, biancheria e mobilio essenziale per la casa
Spese per la donna
- cure e spese mediche
- attività di formazione, istruzione e cultura
Spese figli minori
- acquisto libri scolastici
- materiale didattico
- rette per mensa e doposcuola
- abbonamento mezzi pubblici (comprese le spese per il trasporto alla scuola frequentata)
- attività sportive e ricreative
- cure e spese mediche (comprese le spese ortottiche e ortodontiche)
Altre tipologie di spese: (integrazione con Determinazione 1 aprile 2020, n. G03579)
Spese per beni di prima necessità o per particolari sopraggiunte esigenze, quali, ad esempio:
- prodotti alimentari, farmaci e/o articoli medicali,
- biglietti dei mezzi pubblici,
- articoli per l’igiene personale e per la casa;
- articoli per illuminazione e manutenzione della casa;
- giocattoli per bambini;
- quaderni, colori, materiale scolastico, materiale informatico per la didattica a distanza
Chi ne può beneficiare
Possono presentare domanda di contributo le donne che abbiano compiuto e/o stiano compiendo un percorso di fuoriuscita dalla violenza, segnalate dalle legali rappresentanti dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio operanti sul territorio regionale.
Il contributo sarà erogato sulla base dell’istanza presentata e sottoscritta dalla legale rappresentante dei Centri antiviolenza e/o delle Case rifugio che hanno preso in carico la donna sola o con i figli minori.
SCARICA LE LINEE GUIDA AGGIORNATE AL 14 APRILE 2020
Per saperne di più visita il sito della Regione Lazio