“CONTRIBUTO DI LIBERTA’” ORA PIU’ AMPIO ALLE DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA
Cambiano le Linee guida per la concessione del “Contributo di libertà” rivolto alle donne che hanno subito violenza, sole o con i figli, in uscita dalle Case rifugio del Lazio per un sostegno nella delicata fase di conquista dell’autonomia abitativa, economica e personale.
Con la determinazione del 24 marzo 2020, la Regione Lazio amplia l’intervento, già fissato nella misura massima di 5 mila euro a chi ne ha diritto, poiché la fase sperimentale del Contributo di Libertà, avviata lo scorso anno, ha evidenziato ulteriori bisogni e spese che le donne debbono sostenere per costruirsi una nuova vita nella delicata fase di autonomia e di riappropriazione della propria libertà. Dopo una valutazione più puntuale dei bisogni espressi nelle richieste avanzate dai centri antiviolenza e dalle Case Rifugio operanti nella regione per accedere al contributo, è, quindi, emersa la necessita di ampliare l’intervento a favore di ulteriori esigenze della donna e per il percorso scolastico e formativo dei figli minori.
Sono ammissibili le voci di spesa sotto indicate purché strettamente finalizzate al conseguimento degli obiettivi previsti per la concessione del contributo. In particolare:
Spese abitative
- canoni di affitto
- spese condominiali
- spese per utenze (pagamento utenze acqua, gas, elettricità)
- elettrodomestici di base, biancheria e mobilio essenziale per la casa
Spese per la donna
- cure e spese mediche
- attività di formazione, istruzione e cultura
Spese figli minori
- acquisto libri scolastici
- materiale didattico
- rette per mensa e doposcuola
- abbonamento mezzi pubblici (comprese le spese per il trasporto alla scuola frequentata)
- attività sportive e ricreative
- cure e spese mediche (comprese le spese ortottiche e ortodontiche)
Altre tipologie di spese: (integrazione con Determinazione 1 aprile 2020, n. G03579)
Spese per beni di prima necessità o per particolari sopraggiunte esigenze, quali, ad esempio:
- prodotti alimentari, farmaci e/o articoli medicali,
- biglietti dei mezzi pubblici,
- articoli per l’igiene personale e per la casa;
- articoli per illuminazione e manutenzione della casa;
- giocattoli per bambini;
- quaderni, colori, materiale scolastico, materiale informatico per la didattica a distanza
Chi ne può beneficiare
Possono presentare domanda di contributo le donne che abbiano compiuto e/o stiano compiendo un percorso di fuoriuscita dalla violenza, segnalate dalle legali rappresentanti dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio operanti sul territorio regionale.
Il contributo sarà erogato sulla base dell’istanza presentata e sottoscritta dalla legale rappresentante dei Centri antiviolenza e/o delle Case rifugio che hanno preso in carico la donna sola o con i figli minori.
SCARICA LE LINEE GUIDA AGGIORNATE AL 14 APRILE 2020
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