La crisi sanitaria che stiamo vivendo sta avendo conseguenze importanti anche sul piano sociale che non escludono purtroppo nessuna fascia di età. Un mio particolare pensiero, in questo momento, va ad anziani, minori, disabili, ma anche alle fasce sociali che vivono normalmente di risorse sufficienti. L’isolamento, infatti, può generare inaspettate e ulteriori situazioni di criticità e le Istituzioni, a tutti i livelli, si stanno adoperando per intervenire e sostenere sia con lo stanziamento di fondi che con iniziative rivolte alle esigenze di tutti. Non è facile e ne usciremo presto se ognuno di noi farà la propria parte con dedizione e spirito di abnegazione, pensando al solo benessere dei cittadini, fortemente penalizzati dal fatto di non poter uscire di casa, ma altrettanto motivati a farlo se vedranno comunque soddisfatti i loro bisogni.​

Va proprio in questa direzione lo stanziamento di 5, 5 milioni e mezzo di euro della Regione Lazio per garantire i servizi socio-assistenziali durante l’emergenza e saranno indispensabili per mantenere e attivare servizi di assistenza domiciliare per disabili, anziani e minori, accoglienza notturna, trasporto e mense sociali, anche prestazioni di consegna a domicilio dei generi di prima necessità come alimenti, pasti, medicinali, potendo stipulare accordi con le catene di distribuzione alimentare e dei servizi di ristorazione che offrono prestazioni a domicilio nonché con le farmacie.​ Nello specifico, ogni distretto del Lazio potrà utilizzare fino a un massimo di 150.000 euro, mentre per Roma Capitale la somma sale a 300.000 euro.

Tra i bisogni materiali non è stata trascurata la necessità di offrire un sostegno alle persone che si trovano in situazione di particolare fragilità. I Comuni o gli enti capofila dei distretti potranno attivare per anziani, persone affette da disturbi psichiatrici o da gravi patologie, nuclei mono-familiari con minori a carico, cittadini senza fissa dimora o che vivono in altre situazioni di isolamento sociale.​