MAI PIÙ SENZA DONNE DOVE SI DECIDE. OK A PARITA’ DI GENERE IN TUTTE LE NOMINE REGIONALI

✌️VITTORIA. MAI PIÙ SENZA DONNE DOVE SI DECIDE. CRESCE LA PRESENZA DI DONNE NELLE NOMINE DI COMPETENZA REGIONALE
L’emendamento al collegato che mi vede prima firmataria e approvato questa notte in aula alla Pisana, cambia radicalmente il futuro della Regione Lazio in termini di equilibrio di genere su tutte le nomine e designazioni di sua competenza. Se fino ad oggi, tra Enti, Parchi e Cda regionali, c’è sempre stata una netta prevalenza maschile d’ora in poi nessuno dei due generi potrà essere rappresentato da più di due terzi negli organi a nomina regionale.
L’emendamento vuole superare la sotto-rappresentazione femminile nei luoghi del potere. Troppo spesso, quando si tratta di scegliere, sono le donne ad essere sacrificate, anche quando più brave o meritevoli. D’ora in poi le nomine regionali, siano esse collegiali o monocratiche, dovranno rispettare dei limiti di genere.
La disposizione, inserita nella P.L. 194/2019 (il cosiddetto collegato), introduce infatti l’obbligo per la Regione Lazio di rispettare l’equilibrio di genere non solo negli organi collegiali, di intera nomina regionale, ma anche per le cariche monocratiche e per quegli organismi collegiali che non sono solo di competenza regionale. Questo elemento innovativo permette di incentivare la selezione delle competenze femminili per nomine apicali, attraverso un monitoraggio periodico su tutte le nomine effettuate nel corso dell’anno per garantire che non si superi la misura dei due terzi con riferimento al numero complessivo delle designazioni e nomine effettuate.
Il Lazio si mette al passo con quanto ci chiede l’Europa con una norma che, sono convinta, aiuterà a cambiare sensibilmente la cultura istituzionale ed essere di esempio per l’intera comunità laziale, riconoscendo sempre più meriti e capacità delle donne attraverso ruoli di rilievo a livello sia economico che sociale. Un percorso che, stavolta, tocca i vertici apicali ma per il quale abbiamo già in cantiere la legge regionale sulla parità retributiva e, in passato, ci ha visto tutelare le lavoratrici agricole, con la legge contro il caporalato, o le giovani professioniste, con la disciplina dell’equo compenso. Sono solo alcuni esempi dell’impegno costante e concreto che portiamo avanti al fianco delle donne. #conlatestaconilcuore #maipiusenzadonnedovesidecide