FOIBE: CON CAPPELLARI A CIAMPINO LA STORIA VIENE RIVISTA A FINI PROPAGANDISTICI

Trovo inaccettabile l’arroganza e la perseveranza del comune di Ciampino che, anche di fronte allo sdegno e all’indignazione manifestata ad ogni livello, persevera nella scelta, scriteriata, di affidare la commemorazione della Giornata del Ricordo a Pietro Cappellari, scrittore revisionista che ha definito la Liberazione un ‘falso mito’; un nostalgico del fascismo vicino a quelle forze di estrema destra che non si riconoscono nei valori della nostra Costituzione.
Si tratta di un becero tentativo, da parte della Giunta sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, di utilizzare la storia a fini propagandistici in un momento storico in cui, oggi più che mai, la costruzione della memoria appare l’unico baluardo contro i dilaganti episodi di discriminazione e razzismo. Le foibe e la deportazione delle comunità giuliano-dalmate sono una tragedia nazionale di cui dobbiamo tenere viva la memoria, con la massima serietà storiografica. La commemorazione, non può, e non deve, essere contaminata in alcun modo dalla presenza di un personaggio che, come abbiamo visto in altre occasioni, tende a trasformare la memoria comune in propaganda faziosa.

 

FOIBE: MATTIA (PD), ‘CON CAPPELLARI A CIAMPINO STORIA A FINI PROPAGANDISTICI’ =
Roma, 5 feb. (Adnkronos) – ”Trovo inaccettabile l’arroganza e la perseveranza del comune di Ciampino che, anche di fronte allo sdegno e all’indignazione manifestata ad ogni livello, persevera nella scelta, scriteriata, di affidare la commemorazione della Giornata del Ricordo a Pietro Cappellari, scrittore revisionista che ha definito la Liberazione un ‘falso mito’; un nostalgico del fascismo vicino a quelle forze di estrema destra che non si riconoscono nei valori della nostra Costituzione”. Lo dichiara Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione istruzione, politiche giovanili e diritto allo studio della Regione Lazio.

“Si tratta – precisa Mattia – di un becero tentativo, da parte della Giunta sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, di utilizzare la storia a fini propagandistici in un momento storico in cui, oggi più che mai, la costruzione della memoria appare l’unico baluardo contro i dilaganti episodi di discriminazione e razzismo. Le foibe e la deportazione delle comunità giuliano-dalmate sono una tragedia nazionale di cui dobbiamo tenere viva la memoria, con la massima serietà storiografica. La commemorazione – conclude – non può, e non deve, essere contaminata in alcun modo dalla presenza di un personaggio che, come abbiamo visto in altre occasioni, tende a trasformare la memoria comune in propaganda faziosa”.