CONTRASTO ALLA FUGA DEI CERVELLI: LA REGIONE LAZIO AL FIANCO DEI RICERCATORI

Troppo spesso i nostri ricercatori sono costretti a spostarsi all’estero per proseguire la carriera accademica in condizioni adeguate. Abbandonare il proprio Paese non può essere l’unica scelta lasciate ai nostri ragazzi e le nostre ragazze che decidono di impegnarsi nella ricerca scientifica e accademica. Per questo motivo la Regione Lazio ha deciso di cambiare prospettiva e agire preventivamente rispetto alla fuga delle nostre migliori competenze ed energie per permettere loro di rimanere sui territori di appartenenza e contribuire alla loro crescita e sviluppo.

“Contributi per la permanenza nel mondo accademico delle eccellenze” è il nuovo bando regionale da 2,3 milioni di euro che ha l’obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli” e sostenere la permanenza dei nostri ricercatori in Italia.

Con questo importante stanziamento di risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo, la Regione consente alle Università pubbliche e private con sede nel Lazio di erogare borse di studio aggiuntive ai dottori di ricerca più meritevoli, così da sostenerne l’attività.

Per ottenere i finanziamenti gli Atenei dovranno presentare dei progetti triennali che, oltre a prevedere contratti per i ricercatori della durata di 36 mesi, siano coerenti con le esigenze di sviluppo territoriale e diano un contributo all’integrazione tra sistema produttivo e sistema della ricerca e dell’innovazione regionale. I progetti possono coinvolgere più ricercatori e, nel caso di esito positivo, potranno ricevere un contributo massimo complessivo di 72,5 mila euro.

Le domande possono essere inoltrate a partire dal 29 gennaio e fino al 31 marzo.

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