INVESTIRE SULLE ACQUE PER RILANCIARE IL SETTORE TERMALE DEL LAZIO

“Il termalismo è uno dei pochi settori in crescita in Italia e la Regione Lazio è impegnata attivamente a sostenerlo e rilanciarlo. Quando si parla di terme si è soliti pensare, in primo luogo, all’aspetto sanitario ma dobbiamo tener conto che dietro ci sono turismo, lavoro, economia, benessere, inteso come cambiamento nello stile di vita che coinvolge anche ambiente e nutrizione”.

Lo dichiara Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione consiliare lavoro, a margine del convegno organizzato da Federterme in occasione dei 100 anni dell’organizzazione, socia di Confindustria, che si occupa di industrie termali, acque minerali e benessere termale.

“Fiuggi, Viterbo, Suio di Castelforte, Tivoli, Stigliano, Canale Monterano, Palombara, Orte – sottolinea Mattia – sono città che hanno nelle terme la principale ricchezza. Per il rilancio del Lazio dobbiamo investire sulle acque, sul wellness, sull’ambiente perché proprio le terme possono essere il nostro petrolio, una risorsa straordinaria in ambito turistico. E’ per questo che, al convegno di Federterme di Suio di Castelforte, mi sono fatta carico di convocare un tavolo, insieme agli assessori regionali al turismo, allo sviluppo economico e al lavoro, che affronti nel merito le misure da adottare per il rilancio del settore. Dobbiamo superare le frammentazioni, unire le forze e le peculiarità con l’obiettivo di mettere in campo un’azione di sistema che sappia anticipare i mutamenti di mercato ed ottimizzare le risorse per cogliere la nuova domanda”.

“Nel piano triennale dello sviluppo, approvato dalla Giunta il 3 giugno scorso, – precisa la presidente della IX Commissione consiliare – la Regione Lazio ha già stanziato risorse specifiche, per il biennio 2020/2021, destinate al settore: sia nell’ambito dei 2 milioni di euro l’anno per lo sviluppo del turismo, sia tra i 500 mila euro (per due annualità) per la promozione turistica. Insieme a Federterme, agli assessorati e agli operatori del settore è necessario fare rete per realizzare una crescita economica sul territorio del Lazio. In gioco c’è il riposizionamento di tutto il settore a livello nazionale”.