EQUO COMPENSO: M5S ANCORA CONTRO IL MERITO! IL COMUNE DI POMEZIA RITIRI IL REGOLAMENTO CHE DIMEZZA I COMPENSI AGLI AVVOCATI

Ci risiamo! Il Movimento Cinque Stelle, ancora una volta, vuol far passare l’idea che lo studio, la fatica e la preparazione non contano nulla. Come a marzo scorso, quando il Mef fece una ricerca di personale chiedendo consulenze a titolo gratuito con requisiti di partecipazione molto severi, oggi il Comune di Pomezia approva un regolamento che dimezza agli avvocati i compensi previsti dal Decreto ministeriale. In pratica si continua a togliere ai professionalizzati, ai laureati, ai dottori di ricerca per finanziare il reddito di cittadinanza e garantire a pochi di rimanere in poltrona ad assistere alla svalutazione del merito.

L’equo compenso è legge ed i comuni non possono far finta di niente, devono adeguarsi alla normativa. Bene ha fatto, quindi, l’ordine degli avvocati di Velletri a chiedere al Comune di Pomezia di revocare immediatamente un regolamento che, pur richiamando nelle premesse la legge nazionale, contiene elementi in contrasto con la stessa, alimentando quel caporalato intellettuale che, con la legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio il (L.R..n.6 del 12 aprile 2019), la Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha voluto fermare.

Trovo ancora più grave che il regolamento comunale sia successivo alla data di approvazione della legge regionale. L’auspicio è che il Comune non perda ulteriore tempo e revochi subito il provvedimento, anche per evitare di imbarcarsi in un’azione legale che l’ordine degli avvocati ha già annunciato. Credo che un sindaco che voglia contenere le spese legali dovrebbe ridurre i contenziosi, non certo i compensi dei professionisti. Ai colleghi consiglieri regionali del M5S, che con me hanno condiviso e approvato questa legge, chiedo di intercedere presso il sindaco Zuccalà per ristabilire la legalità e garantire dignità a chi lavora.