CASTELNUOVO DI PORTO, MATTIA: “300 STRANIERI INTEGRATI DEL CARA MESSI IN STRADA: SI FERMI SUBITO QUESTA SCELLERATEZZA”

“Non possiamo restare sordi e immobili dinanzi a quanto sta accadendo in queste ore al Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto dove, in applicazione del decreto sicurezza del Ministro Salvini, è stato avviato lo sgombero di centinaia di uomini, donne e bambini. Stiamo parlando del secondo centro per rifugiati più grande d’Italia, una struttura più volte premiata per la qualità dell’accoglienza basata su progetti educativi, d’intesa con la Prefettura, con inserimento scolastico e lavorativo, collaborazioni volontarie e lavori di pubblica utilità e con i ragazzi che giocano nella squadra di calcio locale. Ho i brividi se penso che, nella giornata di oggi, nel cuore dell’Europa pensata da Altiero Spinelli e a cinque giorni dalla Giornata delle Memoria si ripetano scene che pensavamo di non vedere mai più: uomini, donne e bambini costretti a lasciare la scuola e il lavoro per essere caricati su mezzi di trasporto senza che nessuno conosca destinazione e destino. E’ inaccettabile!”.

Lo dichiara Eleonora Mattia (PD), presidente della IX Commissione consiliare pari opportunità e lavoro, a commento di quanto sta accadendo al Cara di Castelnuovo di Porto dove, come conseguenza del Decreto sicurezza, oltre la metà dei richiedenti asilo, circa 320 persone, entro sabato verranno trasferiti in altre regioni.

“Tutti coloro che hanno permessi di protezione umanitaria ma si vedono negato il diritto all’accoglienza finiscono direttamente per strada, senza alcuna assistenza. Una vicenda che ha dell’incredibile, gestita senza alcun preavviso e condivisione con il sindaco Riccardo Travaglini e con l’Amministrazione locale che mette a rischio anche l’occupazione dei 120 operatori, a tempo indeterminato, che lavorano nel Cara. Non possiamo restare fermi di fronte a questa scelleratezza”.