ANZIO: UNA MOZIONE PER DICHIARARE LA DECADENZA DELLA CONCESSIONE DEL 2011 PER IL NUOVO PORTO DI ANZIO
“Occorre dichiarare la decadenza della concessione demaniale n.6586 del 21 settembre 2011 per la realizzazione del nuovo porto commerciale e turistico di Anzio”. Lo chiedono i consiglieri del PD Eleonora Mattia ed Emiliano Minnucci in una mozione che impegna il presidente Nicola Zingaretti e la Giunta regionale a porre fine ad una vicenda che sta creando danni sia alla comunità di Anzio che alla stessa Regione.
“Non solo, dopo sette anni, non vi è traccia del porto che doveva essere realizzato in cinque anni, – spiega Eleonora Mattia – ma abbiamo ricostruito, atti alla mano, tutte le inadempienze su cui si fonda la richiesta di decadenza della concessione. In particolare, dalle carte è emerso che i termini della concessione risultano completamente disattesi dal concessionario; i bilanci recenti della Capo d’Anzio Spa (che ha già pesantemente svalutato il capitale sociale iniziale) presentano segnali di insolvenza di notevole entità, non solo nei confronti della Regione Lazio, a cui non sono stati pagati i canoni annui, ma anche nei confronti dell’erario, in qualità di sostituto d’imposta. A tutto questo si aggiunge che si sono verificati episodi recenti che mettono in discussione l’affidabilità della società concessionaria, visto il tentativo del socio privato di minoranza della Capo d’Anzio Spa di far rifluire il contesto aziendale in un fondo speculativo alternativo, in un territorio che sappiamo essere molto delicato”.
“In pratica – conclude la Mattia – riteniamo sia il momento di ridare ad Anzio una prospettiva di crescita e di sviluppo che, allo stato attuale, non c’è. Senza contare che, poiché il Capitale sociale della Capo d’Anzio Spa è detenuto al 61% dal Comune di Anzio, tutte le inadempienze del concessionario si traducono automaticamente in danni per la comunità e per la Regione Lazio. E’ per questo che dobbiamo muoverci tempestivamente per ripristinare condizioni di regolarità”.