PD, MATTIA: “NON SERVE PARLARE PER PARADOSSI E PROVOCAZIONI. DOBBIAMO RENDERE PIU VISIBILI I NOSTRI VALORI E RIFERIMENTI”

“È evidente che abbiamo un problema di perdita di contatto con la società. Il risultato elettorale del 4 marzo scorso ce lo dice chiaramente. Non possiamo, però, pensare che quel 60 per cento di elettorato italiano che ha votato Lega, Cinquestelle, Fratelli d’Italia e Casapound sia composto soltanto da “fascisti”. È evidente che queste forze politiche hanno saputo cogliere ed interpretare il malessere dei cittadini meglio di noi”.
Lo dichiara Eleonora Mattia, membro dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico e presidente della IX Commissione regionale formazione, pari opportunità, lavoro, politiche giovanili e istruzione.
“Il problema però è un altro: ad essere in piazza, in mezzo alla gente, non sono soltanto quei soggetti che si richiamano ad esperienze del passato, che non dovremo mai dimenticare. Ci sono tanti esempi positivi di associazionismo, laico e cattolico, che fondano il loro impegno quotidiano e la loro ragione di esistere sul rapporto con gli ultimi. Devono essere questi i nostri punti di riferimento, non chi fa leva sulle paure e sul qualunquismo”.
“Comprendo la provocazione di Bruno Astorre ma non credo sia davvero utile continuare a parlare per paradossi e provocazioni. In questi tempi di deserto culturale, abbiamo bisogno di lavorare sodo per rendere più visibili e comprensibile a tutti i nostri valori e i punti di riferimento su cui si incardina la nostra visione politica”.