Morire di caporalato, Mai più!

Mai più!
L’Italia di oggi è un paese che fa male, che fa male al cuore e all’anima.
È un paese in cui la vita di un bracciante, di un lavoratore umile e dignitoso, sembra valere meno di zero. Un paese in cui la dignità umana viene calpestata, ignorata, dimenticata.
Non possiamo più restare indifferenti di fronte a queste ingiustizie, di fronte a queste tragedie evitabili. Non possiamo più permettere che la nostra società si allontani dalla solidarietà, dall’ umanità.
Mai più, questo è il nostro impegno. Mai più permetteremo che un bracciante perda la vita sul luogo di lavoro, abbandonato da chi dovrebbe proteggerlo. Mai più permetteremo che la sofferenza e il dolore di una famiglia vengano ignorati, dimenticati, derisi.
Abbiamo il dovere morale, civile, umano, di essere la voce di chi non ha voce, di difendere i diritti di chi viene sfruttato, di combattere per un’Italia e una Regione più giusta, più umana, più solidale.
È tempo di agire, di alzare la testa, di gridare forte: basta! Basta con l’indifferenza, basta con l’ingiustizia, basta con la crudeltà. L’Italia di domani deve essere diversa, più umana, più giusta, più solidale.
Mai più, questo è il nostro impegno.
Mai più resteremo in silenzio di fronte alle ingiustizie, alle violenze, alle tragedie evitabili. Siamo tutti responsabili del futuro di questo paese, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte. Non possiamo e non dobbiamo fallire. Mai più.